Martedì novembre 19, M6 offre gli ultimi due episodi di Spie del terrore in cui assume importanza il personaggio di Saïd, alias Minotauro. È esistito davvero?
Dopo la messa in onda dei primi due episodi di Spie del terrore la scorsa settimana, M6 offre gli ultimi due questo martedì 19 novembre. Densa ma accattivante, la miniserie tratta dall'ultimo terzo dell'omonimo libro del giornalista Mathieu Suc e interpretata da Rachida Brakni, Fleur Geffrier (vista in Gocce di Dio) e Pierre Perrier e Vincent Elbaz, sottolinea l'indagine approfondita dei servizi segreti francesi che ha portato all'eliminazione dei mandanti degli attentati del 13 novembre. Tra i personaggi, Minotauro, nome in codice di Saïd, perfettamente interpretato da Rachid Guellaz (visto in Valido) ha svolto un ruolo essenziale.
Le spie del terrore : Said è realmente esistito?
“L'80% della serie è reale e ciò che è inventato è credibile”, assicura Mathieu Suc, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura. Il resto è stato immaginato a scopo di narrazione, di sintesi e per motivi di riservatezza e sicurezza. Anche se, come gli altri, il personaggio interpretato da Rachid Guellaz è il risultato di più persone, “Minotauro [le nom de code de Saïd, ndlr] è un caso speciale, rivela Franck Philippon, incontrato prima del lancio della serie. Si ispira a diverse fonti, tra cui una particolarmente importante”, a differenza degli agenti che non si ispirano a nessuno in particolare. “Il personaggio di Saïd non avrebbe dovuto essere identificabile, spiega Mathieu Suc. Abbiamo confuso le acque, trasferendo la sua storia a Lille, tra le altre cose. Ma il suo rapporto con il suo ufficiale curante, interpretato da Vincent Elbaz, è andato più o meno come nella serie.”
I punti comuni tra Le spie del terrore et Sambre, la miniserie France 2
Durante questo incontro, Mathieu Suc ha rivelato un aneddoto divertente riguardante le riprese della serie. “Un giorno mi è stato inviato un articolo da La voce del Nord ciò spiegava che c'era stato il panico in un quartiere di Lille o alla periferia di Lille, perché la gente aveva sentito degli spari in tutte le direzioni. In realtà è stato perché da un lato c'erano le riprese Spie del terrore, e dall'altro quello di Sambre [la minisérie de France 2 réalisée par Jean-Xavier de Lestrade également adaptée d’une histoire vraie, ndlr], fiction adattata dal libro di Alice Géraud, la compagna di Fabrice Arfi, il mio superiore a Médiapart [et auteur D’argent et de sang, dont a été adaptée la série de Canal+, ndlr]. Ci ha fatto ridere con Alice perché ci siamo detti che eravamo riusciti a ritrovarci nelle nostre due serie che non c'entrano nulla.”
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