I personaggi della serie sono basati su vere spie?

I personaggi della serie sono basati su vere spie?
I personaggi della serie sono basati su vere spie?
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Miniserie lanciata di recente, Le spie del terrore stasera si pronuncerà sul M6. Basata sul libro omonimo Matthieu Suc, pubblicato dalle Editions Harper Collins nel 2018, questa fiction ci trasporta nella vita quotidiana dei servizi segreti francesi, all'indomani degli attentati. Ma i personaggi di Rachida Brakni, Fleur Geffrier, Vincent Elbaz, Pierre Perrier o anche Louis Do de Lencquesaing sono stati ispirati da persone reali coinvolte nella caccia ai terroristi?

Le spie del terrore : una serie audace intrisa di realtà

In una nota d'intenti pubblicata da M6, Franck Philippon, autore e creatore della serie, è tornato alla genesi della Spie del terrore. Come possiamo rendere questa finzione realistica e restare fedele alla vita quotidiana degli agenti dei servizi segreti francesi? Qui è molto semplice, ha potuto contare sull'autore del libro originale, Matthieu Suc, ma anche su diversi consulenti, ex e attuali dipendenti dei servizi francesi. Una base di lavoro perfetta per creare personaggi inventati da zero… come se fossero ispirati da individui molto reali! Pertanto, la fonte sfruttata dalle spie nella serie, il “Minotauro”ha radici molto reali: “Per rendere conto dell'entità del minuzioso lavoro dei servizi antiterrorismo, abbiamo dovuto anche restituire il loro senso di impotenza di fronte al caos della realtà, la loro rabbia per sconfiggere e prevenire ogni nuovo attacco mentre durante tutto l’anno successivo, o i loro dubbi di fronte alla fragile gestione umana di una fonte di per sé di dubbia affidabilità – il nostro “Minotauro”, ispirato da diverse fonti esistenti, una delle quali in particolare ha avuto un ruolo cruciale nel 2016, ma il cui vita che abbiamo dovuto romanzare per preservarla da ogni rischio di identificazione…”

Le spie del terrore : personaggi inventati e altri un po' meno…

Ovviamente la domanda era rivolta anche a Franck Philippon “inventare personaggi puramente immaginari” per completare questa restituzione della realtà che giudica “elenco punti”. Incarnare al meglio il “il sacerdozio ossessivo” del “agenti autentici della DGSI e della DGSE”ecco la mission della serie e il suo casting: “Al di là dell'implacabile realismo dei fatti, è questa forza di carattere e questo senso di impegno che abbiamo voluto raccontare. Questa serie è dedicata ai nostri servizi antiterrorismo, così come lo è alle vittime degli attentati”.

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