Una nuova causa intentata dai fan di Taylor Swift e altri musicisti accusa Ticketmaster e la sua società madre, Live Nation, di collusione con altre organizzazioni per aumentare i prezzi dei biglietti.
I querelanti sostengono che questa condotta viola il Racketeer Influenced and Corrupt Organizations (RICO) Act, poiché le organizzazioni hanno colluso con i partner in modo tale da diventare un’impresa illegale, ha riferito Wired lunedì (18 novembre).
La loro denuncia, che è stata presentata venerdì (15 novembre) al tribunale statale della California e si espande su un caso giudiziario federale portato dai fan di Swift, accusa Ticketmaster e Live Nation di impegnarsi “in uno schema di attività racket”, secondo il rapporto.
Un portavoce di Live National ha dichiarato nel rapporto: “Questa causa si basa su false ipotesi su come funziona l’emissione di biglietti. I prezzi sono fissati dai team di artisti, non da Ticketmaster. Live Nation non possiede stadi negli Stati Uniti e i biglietti primari hanno costantemente prezzi inferiori al valore di mercato, come evidenziato dai prezzi di rivendita che sono in media più che doppi”.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha intentato una causa per smantellare Live Nation a maggio, accusando violazioni antitrust e pratiche monopolistiche.
“Affermiamo che Live Nation fa affidamento su una condotta illegale e anticoncorrenziale per esercitare il suo controllo monopolistico sul settore degli eventi dal vivo negli Stati Uniti a spese di fan, artisti, piccoli promotori e operatori di locali”, ha affermato il procuratore generale Merrick Garland in una dichiarazione che annuncia l’abito in quel momento.
Live Nation ha risposto a quella causa definendo le accuse “assurde”.
Dan Wall, vicepresidente esecutivo per gli affari aziendali e normativi di Live Nation, ha dichiarato: “Ignora tutto ciò che è effettivamente responsabile dell’aumento dei prezzi dei biglietti, dall’aumento dei costi di produzione alla popolarità degli artisti, allo scalping dei biglietti online 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
Il giorno dopo la presentazione della causa da parte del Dipartimento di Giustizia, è stata intentata una causa antitrust sui consumatori, accusando Live Nation di esercitare un controllo monopolistico sul suo settore.
Al momento della presentazione della causa a maggio, la causa chiedeva 5 miliardi di dollari di danni per conto di quelli che potrebbero essere milioni di clienti.
Live Nation ha dovuto affrontare critiche relative alle tariffe dei biglietti, al servizio clienti e alle presunte pratiche anticoncorrenziali sin dalla fusione di Live Nation e Ticketmaster nel 2010.
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