non è la prima volta che colpiva

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non è la prima volta che colpiva
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Sono ancora molto gravi – così ci risulta al momento – le condizioni del 21.enne italiano ricoverato a seguito di una lite scoppiata domenica mattina attorno alle 6 nelle immediate vicinanze di una discoteca in via al Forte a Lugano. Il giovane, residente nella provincia di Varese ma attivo professionalmente in Ticino, era caduto a terra dopo aver ricevuto un pugno riportando, citiamo dal comunicato della autorità, «ferite tali da metterne in pericolo la vita».

Ebbene, come reso noto questa mattina dal Ministero pubblico e dalla Polizia cantonale, l’uomo sospettato di aver colpito la vittima è stato arrestato: si tratta di un 26.enne italiano del Luganese. Questo è quanto reso noto dalle autorità, ma c’è di più: l’uomo è un volto noto alla giustizia ticinese. Stando a nostre informazioni, si è costituito lunedì mattina (era infatti ricercato) e poco meno di venti giorni fa era comparso a processo davanti a una Corte delle Assise correzionali. Era accusato di aggressione per aver picchiato un ragazzo in una discoteca del Luganese nel settembre di cinque anni fa, e di lesioni semplici in relazione a un altro episodio, da lui ammesso, avvenuto due anni dopo fuori da un altro locale notturno. Per la prima fattispecie era stato assolto – a pesare era stata la credibilità della presunta vittima, così come la violazione del principio di celerità da parte degli inquirenti – mentre per il secondo gli era stata inflitta una pena pecuniaria sospesa per tre anni: le immagini delle videosorveglianze lo avevano infatti inchiodato..

Sempre stando a nostre informazioni, per l’episodio di domenica il 26.enne, che pratica uno sport di combattimento («sapeva come dare un pugno», ha affermato un testimone al CdT), era stato identificato dalla Polizia grazie alle testimonianze e alle telecamere. Di qui le ricerche avviate dalle forze dell’ordine e sfociate, come detto, nell’arresto dell’uomo. Gli approfondimenti per chiarire la dinamica dell’accaduto proseguono. L’ipotesi di reato è quella di tentato omicidio (subordinatamente lesioni gravi). L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri.

Gli accertamenti condotti dal magistrato dovranno far luce su tutta la catena degli eventi che ha preceduto l’aggressione. I due avevano litigato? Si è trattato di un alterco tra due o più persone finito male? A questo proposito, stando a una testimonianza raccolta dal CdT, «quella mattina (era l’orario di chiusura del locale, ndr) sarebbe sorta una discussione tra due gruppi. Tutto, poi, sarebbe successo in pochi secondi, con il 26.enne che si sarebbe avvicinato alla vittima. Una volta a terra, il 21.enne, privo di sensi, è subito stato soccorso da alcune persone presenti, mentre la sicurezza allertava la Croce Verde.

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