Lo ha affermato, nel corso dell’aula, il docente di Relazioni Internazionali Leonardo Trevisan, dell’ESPM Notizie UOL domenica (17), che il presidente dell’Argentina, Javier Milei, potrebbe creare problemi perché vuole essere uno dei “piccoli trionfi” sulla scena politica internazionale.
Secondo il professore, ha accelerato questo “processo” dopo la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti.
Mi sembra che, in qualche modo, Milei avesse già un obiettivo da raggiungere. Non ha iniziato a creare problemi con questa visione anti-globalista adesso. Nelle discussioni tra l’Organizzazione degli Stati Americani e il Mercosur ha creato problemi. In questo contesto, dobbiamo vedere che ha accelerato il processo. Quando accelera il processo? Esattamente quando Trump vince.
Dobbiamo capire che, in qualche modo, Milei sta parlando con una procura. Sta nominando quali sono gli interessi di Trump e quelli che ha già definito i due più grandi leader del mondo: Trump e se stesso.
Milei è il primo dei “Trumpzinhos” a nascere. Lui è il primo. Non commettiamo errori su questo. Milei si sforza di essere la prima interprete, quella che parla più velocemente.
Per Milei si presenta in un contesto latinoamericano come interprete e questo è rilevante. Può creare confusione? Può. Riuscirà a rubare la scena nell’atto finale? Può. Ce la farà. Chi ha la risposta, chi lo sa, è Emmanuel Macron, che ha fatto una deviazione nel suo viaggio ed è andato in Argentina.
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