Il cineasta moltiplica le incarnazioni del pittore per una mise en abyme un po' vana sui misteri della rappresentazione esaltati dal genio comico di Jonathan Cohen e Edouard Baer.
Daaaaaali! sarà offerto su Canal + alla fine del fine settimana. Questa commedia di Quentin Dupieux ne vale la pena? Ecco la recensione di Primopubblicato inizialmente quando è uscito nelle sale lo scorso febbraio. Da allora il regista francese ha aperto il Festival di Cannes con Il secondo attoil suo più grande successo nelle sale.
Quentin Dupieux ha il significato di una gag. Basterebbe quasi alla nostra felicità l’efficienza di chi apre il suo nuovo film vedendo un Dalì edoardiano camminare nello sterminato corridoio di un albergo. Ma continuiamo. L'artista compiaciuto tenta qui di raggiungere un giovane giornalista e se ne andrà subito nella direzione opposta una volta avvertito che non ci sarà nessuna telecamera a immortalare l'intervista. Intorno alla rappresentazione e alle tracce che lascia su un dipinto, su un piccolo o grande schermo, su un sogno o anche sui volti dei molteplici attori che interpretano il ruolo del protagonista… Un quasi ovunque, tranne forse nell'immaginazione dello spettatore.
Questo è un problema ricorrente per i registi che non riescono a offrire una visione sensibile e sono più interessati all’aspetto pubblicitario del proprio universo. Non è insignificante che l'autore di Yannick evoca Dalì nella sua forma grottesca e caricaturale, quella di questo ragazzo che in una famosa pubblicità diceva “fooooouu Lan-vin cho-co-lats!“Sii un artista avendo”paura di morire per eccesso di autocompiacimento“che avrà organizzato la sua vita come un lungo e gioioso suicidio.
Daaaaaali! racconta un po' di questo, lo spettro della morte e della scomparsa perseguita questo genio isolato incapace di essere altro che un mostro egocentrico (Jonathan Cohen e Edouard Baer, sublime). Sentiamo anche dire un produttore stronzo (Duris) “Le celebrità adorano farsi pulire il culo“. Qualcosa che Dupieux fa molto bene, convocando ogni volta nel suo piccolo mondo un bestiario di star che vengono a divertirsi.
Rimorchio:
Quentin Dupieux ritrova Adèle Exarchopoulos per il suo prossimo film