Lunedì 28 ottobre, il tribunale penale di Saint-Étienne ha processato Thierry Mandon per abuso di beni aziendali, falsificazione e uso di falsificazione, frode.
La giustizia accusa l'ex direttore della Cité du Design di essersi aiutato a procurarsi il fondo appropriandosi indebitamente di 20.000 euro per finanziare un viaggio in Cina, una scala a chiocciola nel suo duplex parigino e 43 biglietti del treno.
In udienza il pubblico ministero ha denunciato “fatti particolarmente gravi, che fanno eco ai sentimenti popolari dei nostri concittadini, che oggi nutrono un rifiuto della politica e delle élite”. Aveva chiesto (il massimo della pena prevista è dieci anni di reclusione) diciotto mesi di sospensione, 30mila euro di multa e cinque anni di ineleggibilità.
1 euro di risarcimento danni
Me André Buffard, avvocato di Thierry Mandon, ha contrattaccato spiegando “che si tratta di un politico che ha avuto una brillante carriera e non di un delinquente o di qualcuno noto per le sue azioni travagliate. Accetta i suoi errori, ne è addirittura inorridito. E alla fine ha ripagato tutto”.
La corte si era riservata la sua decisione e l'ha resa questo venerdì. Thierry Mandon, 66 anni, è stato condannato a dodici mesi con sospensione della pena, una multa di 22.000 euro e l'interdizione permanente dalla carica di presidente o direttore di un esercizio pubblico.
Questa decisione è accompagnata dall'esecuzione provvisoria. Thierry Mandon dovrà inoltre risarcire alle parti civili gli euro di risarcimento danni richiesti e risarcire le spese legali.