Una foto d'archivio mostra l'attivista delle FARL Georges Ibrahim Abdallah e l'avvocato Vergès presenti al processo presso il tribunale di Lione
La giustizia francese ha autorizzato venerdì la liberazione condizionale del libanese Georges Ibrahim Abdallah, che sta scontando una condanna all'ergastolo in Francia dal 1987 per il suo coinvolgimento nell'assassinio di diplomatici israeliani e americani a Parigi nel 1982, riferisce la Procura nazionale antiterrorismo in un comunicato stampa.
Il PNAT precisa che farà ricorso contro questa decisione.
“Con decisione datata oggi, il tribunale di esecuzione della pena ha ammesso Georges Ibrahim Abdallah al beneficio della libertà condizionale a partire dal 6 dicembre, a condizione che lasci il territorio nazionale e non vi si presenti più”, precisa la procura antiterrorismo.
Rilasciato dal 1999, Georges Ibrahim Abdallah, oggi 73enne, ha presentato diverse richieste di libertà condizionale tra il 2004 e il 2020 che sono state respinte dalla giustizia francese.
Nel gennaio 2013, la Camera di esecuzione della sentenza di Parigi ha accolto il ricorso contro la richiesta di rilascio dell'ex leader delle Frazioni armate rivoluzionarie libanesi (FARL) in Francia, subordinata alla sua espulsione dal territorio francese.
L'allora ministro degli Interni, Manuel Valls, si rifiutò di firmare l'ordine di espulsione, manifestando il desiderio di “tenere in prigione” uno storico detenuto al centro dei negoziati diplomatici, dagli Stati Uniti a Israele, passando per il Libano. La decisione di liberazione è stata definitivamente annullata nell'aprile 2013 dalla Corte di Cassazione.
Georges Ibrahim Abdallah, che ha continuato a presentarsi come un “combattente della resistenza” e non come un “criminale”, è detenuto a Lannemezan (Alti Pirenei). Le FARL anti-israeliane rivendicarono la responsabilità di cinque attentati in Francia nel 1981 e nel 1982.
Arrestato a Lione nel 1984, l'ex membro del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP) è stato riconosciuto colpevole di complicità nell'assassinio del tenente colonnello Charles R. Ray, addetto militare americano a Parigi, e di Yacov Barsimentov, secondo consigliere all’ambasciata israeliana, nel 1982, e l’attentato contro il console americano al Parlamento europeo, Robert O. Homme, a Strasburgo, nel marzo 1984.
La decisione di venerdì fa seguito a una richiesta annunciata nel giugno 2023 dal suo avvocato, Me Jean-Louis Chalanset, succeduto a Jacques Vergès quando morì nel 2013.
(Scritto da Nicolas Delame e Sophie Louet, a cura di Blandine Hénault e Tangi Salaün)