15 novembre 2024, 14:08
Torrenti d'acqua hanno colpito le strade della regione portoghese dell'Algarve mentre l'Europa continua a essere devastata da inondazioni improvvise.
Sono stati condivisi sui social media video che mostrano scene terrificanti nella popolare destinazione turistica britannica con l’acqua vista sgorgare nel centro di Albufeira.
Si vedono case e attività commerciali sommerse mentre altri clip hanno mostrato fango e detriti sparsi per le strade della città dopo che l'alluvione si era calmata.
Si sono verificate inondazioni anche a Moncarapacho dove, secondo quanto riferito, un'auto è stata filmata mentre veniva trascinata da una forte corrente lungo una strada allagata.
Secondo i resoconti locali, le inondazioni sono state causate da soli cinque minuti di forti piogge giovedì mattina.
L’Algarve e altri quattro distretti del Portogallo sono stati da allora messi sotto allerta meteo mentre il paese si prepara a ulteriori piogge torrenziali.
L’emergenza arriva dopo che le inondazioni improvvise nella regione spagnola di Valencia hanno ucciso più di 220 persone e distrutto migliaia di case poco più di due settimane fa.
Gran parte del Paese è ancora in allerta poiché il clima estremo mostra pochi segni di miglioramento, con migliaia di persone evacuate dalle loro case nella regione della Costa del Sol mercoledì e l’allerta massima per forti piogge dovrebbe durare fino a venerdì.
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Si prevede che la zona di Malaga, comprese le località turistiche di Marbella, Velez ed Estepona, subirà il peso maggiore del fenomeno meteorologico estremo noto come “Dana”.
Nel frattempo, mercoledì notte, le zone costiere di Valencia sono state messe in massima allerta, con i meteorologi che avvertono che potrebbero cadere fino a 180 millimetri di pioggia entro cinque ore.
I rapporti più aggiornati indicano che 223 persone hanno perso la vita, con almeno 31 ancora disperse, rendendolo il disastro meteorologico più mortale della Spagna da decenni.
La risposta all'emergenza ha compreso il dispiegamento di oltre 2.000 membri del personale dell'unità militare di emergenza spagnola, che ha lavorato insieme ai soccorritori e ai volontari locali per condurre operazioni di salvataggio e recupero.
Un ulteriore numero di oltre 30.000 volontari è stato mobilitato, da tutto il paese, per sostenere gli sforzi di pulizia in corso.