l'avvocato del Parlamento europeo “piuttosto ostile all'esecuzione provvisoria” delle sentenze

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In questo caso, Patrick Maisonneuve ritiene che non sarebbe efficiente eseguire metà della sentenza prima di un eventuale processo d'appello.

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Pubblicato il 14/11/2024 12:53

Tempo di lettura: 1 minuto

type="image/avif">>Patrick Maisonneuve, avvocato del Parlamento europeo durante il processo contro gli assistenti parlamentari del FN, a Parigi, il 7 ottobre 2024. (PHOTOPQR/LE PARISIEN/MAXPPP)>>
Patrick Maisonneuve, avvocato del Parlamento europeo durante il processo contro gli assistenti parlamentari del FN, a Parigi, il 7 ottobre 2024. (PHOTOPQR/LE PARISIEN/MAXPPP)

Patrick Maisonneuve, avvocato del Parlamento europeo, lo ha affermato giovedì 14 novembre su franceinfo “piuttosto ostile all’esecuzione provvisoria” sanzioni “perché dobbiamo poterci rivolgere alla corte d’appello in maniera del tutto efficiente”.

Il giorno prima, l'accusa aveva chiesto cinque anni di carcere, di cui due anni, contro Marine Le Pen, capo dei deputati del RN, processato con altri 24 imputati presso il tribunale di Parigi per appropriazione indebita di fondi pubblici nell'ambito del processo contro gli assistenti parlamentari del FN.

Il pubblico ministero ha chiesto una pena di ineleggibilità a cinque anni con esecuzione provvisoria. Marine le Pen rischierebbe quindi di non potersi candidare alle elezioni presidenziali del 2027 se il tribunale seguisse queste richieste, anche in caso di appello. “Da lì in poi, quando cominciamo ad eseguire una sentenza quando ci presentiamo davanti alla corte d’appello e la metà della sentenza è già stata eseguita, ciò ha un interesse del tutto relativo”crede.

Inoltre, giudica le richieste “coerente” et “nessuna sorpresa”.

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