TORINO. Tutto 20,30 oggi per Sinner, reduce da due vittorie nel girone “Ilie Nastase” c’è una doppia sfida: in campo contro Daniil Medvedev, ex n.1 del mondo (oggi è numero 4) e sua ex bestia nera. Jannik lo ha battuto sette volte negli ultimi otto incontri (il bilancio e 7-7, la sfida a Riad in esibizione non vale per le statistiche), la più importante nella finale Slam in Australia. Nella classifica degli ascolti tv dovrà invece battersi contro la Nazionale di calcioimpegnata alla stessa ora contro il Belgio. «Non c’è rivalità – sostiene lui – Non ho chiesto io di giocare la sera, e comunque spero che l’Italia vinca». Intento si è allenato giocando “a bocce” con le palline da tennis sul campo insieme al team.
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Nel girone “John Newcombe” ieri è risorto Carlos Alcarazin campo con un cerotto viola sul naso per respirare meglio, ma sempre malmesso e sotto antibiotici per colpa dell’influenza. «Anche se sei malato devi giocare il tuo miglior tennis – ha detto dopo aver battuto 6-3 7-6 Andrey Rublev -. È così che fanno i più forti». La sua dedica sulla telecamera: un cuore disegnato accanto al nome di Valencia, la città dove si allena colpita dall’alluvione. Sconfitta per gli altri due italiani impegnati a Torino nelle Atp Finals di doppio: Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno perso 7-5 6-4 dai tedeschi Krawietz e Puez e domani si giocheranno l’accesso alle semifinali contro il duo Arevalo-Pavic, superati alla vigilia dal duo tedesco ma vincitori su Bopanna ed Ebden.
il personaggio
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