Sinner, la cerimonia per il numero 1 alle Atp Finals: la mamma scoppia in lacrime

Sinner, la cerimonia per il numero 1 alle Atp Finals: la mamma scoppia in lacrime
Sinner, la cerimonia per il numero 1 alle Atp Finals: la mamma scoppia in lacrime
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di
Gaia Piccardi, inviata a Torino

Sinner a Torino è stato premiato come numero 1 del mondo: mamma Siglinde in lacrime. I big del passato omaggiano Jannik

Cinquantuno anni di classifica elettronica e un solo numero uno del mondo di fine stagione battente bandiera tricolore, Jannik Sinner da Sesto PusteriaItaly. Nel giorno di riposo, impiegato preparando il match di martedì sera del girone delle Atp Finals contro l’americano Taylor Fritzil barone rosso è costretto a tornare al palazzetto delle Atp Finals. Lo fa volentieri, perché c’è il trofeo a cui tiene di più, da ritirare dalle mani di Boris Beckerre del ranking per la prima volta nel 1991 dopo il trionfo all’Australian Open. È la coppa che rappresenta, oltre l’eccellenza, la continuità di rendimento.

Il pubblico torinese aspetta la sfida tra Zverev è Rublev ma gli applausi sono tutti per Jannik, che entra preceduto dal presidente dell’Atp Tour, Andrea Gaudenzie dal fuoriclasse tedesco dei sei titoli Slam calpestando un tappeto steso apposta per lui. È griffato Atp N.1 Club, la nuova istituzione voluta dall’associazione dei tennisti professionisti per celebrare il suo capitale umano: 29 giocatori capaci di salire in vetta alla classifica mondiale dal 23 agosto 1973 in poi; tra Ilia Nastaseil primo, e Jannik Sinner, l’attuale, ci passa un mondo. Anzi, due o tre. Forse quattro.

Le parole di Becker a Sinner e il messaggio degli ex numeri 1

«Fu la realizzazione del sogno di una vita» ricorda Becker reduce dalle sue prigioni per bancarotta, intenso come quando vinceva Wimbledon a 17 anni: «Sinner è destinato a restare in vetta per lungo tempo – è la sua previsione -. Jannik ha lasciato casa a 13 anni e si merita questo riconoscimento». 10 giugno 2024, all’indomani del trionfo di Carlos Alcaraz al Roland Garros. Complice il ritiro di un infortunato Djokovic a Parigi, Sinner blindava il numero uno in classifica, posizione che è stato certo di conservare anche a fine anno a Shangai (era il 18 ottobre), sulla strada del successo al Master 1000 cinese.

Borg, Edberg, Kuerten, Roddick, Safin, McEnroe, Agassi, Federer accolto da un boato: sfilano tutti i predecessori, riuniti in un bel video celebrativo dall’Atp. Ed ecco lui, il predestinato vestito da marinaretto dallo sponsor del lusso, mentre sullo schermo del PalaIsozaki scorrono le vittorie di una stagione bellissima (7 titoli, tra cui due Slam, Melbourne e New York) e tremenda, terremotata dal caso clostebol, con strascichi ancora tutti da definire: nei primi mesi del 2025 è attesa la sentenza del Tas dopo l’appello da parte della Wada della sentenza di proscioglimento di Sinner. Un re del mondo con la spada di Damocle della squalifica sulla testa.

La commozione di mamma Siglinde

In tribuna piangono Hanspeter e Siglinde (la mamma è visibilmente commossa)i genitori di Jannik, e si spella le mani il fratello Segno. Sono arrivati dall’Alto Adige per questo figlio, questo fratello, nato palla di neve e rotolato giù dalle montagne diventando valanga. Sinner solleva la coppa con occhi lucidi: «Non c’è posto più bello per festeggiare questo trofeo. A Torino ho esordito in Coppa Davis e sono arrivato in finale alle Finals l’anno scorso, questa è una città speciale per me, qui i miei sogni diventano realtà».
Ringrazia il team, è già focalizzato sul match con Fritz che potrebbe garantirgli già martedì il passaggio in semifinale alle Atp Finals. «Solo 29 di noi appartengono a questo club esclusivo – sorride -, quando ero giovane non pensavo di poter arrivare a questo livello ma la cosa più importante è circondarsi di persone che ti vogliono bene». Siglinde e Hanspeter non potrebbero essere più orgogliosi.

11 novembre 2024 ( modifica il 11 novembre 2024 | 22:10)

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