l’essenziale
Per ridurre il deficit della previdenza sociale, i membri del governo e i deputati propongono di eliminare i giorni festivi. È quanto è stato fatto nel 2004 e che ha dato vita alla giornata di solidarietà a favore delle persone non autosufficienti.
È stato nel 2004 che il primo ministro Jean-Pierre Raffarin ha istituito la giornata della solidarietà. Il deficit della previdenza sociale ha poi raggiunto i 12 miliardi di euro e siamo a un anno dall’ondata di caldo che è costata la vita a quasi 20.000 persone, la maggior parte delle quali erano anziani.
Leggi anche:
Eliminazione del giorno festivo: quanto intrometterebbe nelle casse dello Stato?
La priorità è quindi data all’autonomia di questi ultimi e alle persone affette da disabilità. Si tratta di sostenere l’ammodernamento delle case di riposo, di finanziare orari di assistenza domiciliare per gli anziani o di finanziare misure per i disabili. Ci sono i semi dei componenti di quello che chiamiamo il quinto ramo della Previdenza Sociale, che vedrà la luce 15 anni dopo.
Una misura “arbitraria e insufficiente” per i sindacati
L’introduzione di una giornata lavorativa ma non retribuita non avviene senza intoppi. 16 maggio 2005, lunedì di Pentecoste e primo giorno di solidarietà, molti lavoratori scioperanoi sindacati denunciano un provvedimento “arbitrario e insufficiente” e il fatto che i dipendenti, e solo loro, sono tenuti a svolgere “lavoro gratuito”.
Nel 2008, il governo Fillon ha introdotto una dose di flessibilità nel sistema. Restituisce la loro “piena libertà” alle parti sociali all’interno dell’azienda o in ciascuna filiale, affinché possano fissare le modalità di applicazione della giornata di solidarietà. Da allora, essa potrà essere effettuata in qualsiasi momento anno.
Morocco