Sei squadre in due punti. Il campionato di serie A, mai come quest’anno, si presenta estremamente equilibrato, con il torneo che, dopo dodici giornate, non ha ancora un vero e proprio padrone. A guidare il trenino di testa, a quota 26, c’è il Napoli di Antonio Conte, che precede di una sola lunghezza il quartetto formato da Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio. Appena dietro la Juventus, mentre ben più distanti (ma con una partita in più da giocare) viaggiano Milan e Bologna, ferme a 18. Insomma, una stagione, almeno per il momento, sorprendentemente avvincente.
Napoli
A guidare la classifica, come detto, troviamo il Napoli, rivitalizzato dalla cura Conte dopo un’annata, quella passata, estremamente travagliata. I partenopei, che avevano iniziato la stagione con il duro ko di Verona, hanno ben presto preso in mano le redini del torneo, ma nelle ultime due gare hanno raccolto appena un punto: prima lo scivolone interno con l’Atalanta, poi il pareggio di San Siro contro l’Inter. Una frenata che ha permesso alle concorrenti di ridurre il gap mettendo il fiato sul collo agli uomini di Antonio Conte, i quali, da parte loro, possono però usufruire della mancanza di impegni europei per concentrare tutti gli sforzi sul campionato. Fattore che, in una stagione così lunga, potrebbe anche rivelarsi decisivo.
Atalanta
Sei vittorie consecutive ed un attacco che segna a raffica. L’Atalanta di Gasperini, ormai, è una certezza della nostra serie A ed anche quest’anno, dopo un inizio con il freno a mano tirato, ha ben presto inserito le marce alte. Per qualità di gioco la Dea è forse la miglior squadra in assoluto del campionato, ma rimane qualche dubbio sulla continuità nella lunga distanza. Un avversario, in ogni caso, da tenere sott’occhio da parte delle concorrenti.
Fiorentina
È forse l’autentica sorpresa di questa prima parte di torneo, la Fiorentina di Palladino. I viola, dopo un inizio di stagione non particolarmente brillante, hanno dato una decisa accelerata nelle ultime settimane conquistando ben sei vittorie consecutive e rientrando clamorosamente nel gruppo di testa. Tanti meriti vanno dati al tecnico, che ha saputo rivitalizzare, tra gli altri, Moise Kean. Certo, i toscani non hanno la profondità di organico di altre formazioni e difficilmente potranno lottare per il tricolore, ma nel frattempo si godono il momento.
Inter
Il rigore fallito da Calhanoglu nel big match con il Napoli ha impedito ai nerazzurri di operare il sorpasso in classifica ai danni dei partenopei, ma la sensazione è che l’Inter rimanga la principale favorita per la conquista dello scudetto. La formazione di Simone Inzaghi ha ormai assunto una dimensione europea e può contare su numerose alternative in tutti i reparti, soprattutto in quello di centrocampo. In attacco, invece, sta fin qui venendo meno il consueto contributo di Lautaro Martinez, le cui qualità non sono però certo in discussione: quando l’argentino ritroverà la miglior condizione, i nerazzurri potranno fare un ulteriore step in avanti.
Lazio
L’avvento di Baroni in panchina, in estate, non era stato accolto con particolare entusiasmo dai tifosi della Lazio, ma i risultati hanno saputo ben presto allontanare ogni scetticismo. I biancocelesti sono reduci da quattro vittorie in campionato ed in Europa League, a testimonianza di un’identità ormai pienamente acquisita, viaggiano a punteggio pieno. Per lo scudetto, tuttavia, c’è probabilmente qualche formazione più attrezzata.
Juve
È l’unica squadra imbattuta del campionato, oltre ad essere la miglior difesa con appena sette reti subite. La Juventus, con l’arrivo in panchina in estate di Thiago Motta, ha dato vita ad un nuovo progetto tecnico andando alla ricerca di una fisionomia più europea. Le prestazioni offerte ed i risultati fin qui ottenuti sono altalenanti, con qualche pareggio di troppo che ne ha frenato la scalata in campionato. I bianconeri, per cercare di conquistare lo scudetto, hanno bisogno di fare qualcosa in più e di trovare (magari sul mercato) un’alternativa che possa far all’occorrenza rifiatare Vlahovic.
Milano
Chiudiamo il nostro borsino con il Milan, formazione che viaggia al momento a -8 dalla vetta (ma i rossoneri devono recuperare la gara con il Bologna). Il Diavolo, ad oggi, non ha ancora saputo dare continuità ai propri risultati perdendo punti anche con avversari, sulla carta, abbordabili. Ed il rischio è che il discorso scudetto, per gli uomini di Paulo Fonseca, possa rimanere soltanto un’utopia.