C'era gente in campo, sostituti del Chelsea per la precisione, la gioia di tutti quelli legati al club era traboccante. Pedro Neto aveva segnato il pareggio con un feroce rasoterra dalla distanza e se non si fosse rivelata la vittoria decisiva che Enzo Maresca e i suoi giocatori desideravano – la prima contro un cosiddetto rivale dei Big Six – avrebbero potuto vederne il merito. un pareggio combattivo.
Per l'Arsenal si è trattato di una prestazione migliore di alcune di quelle degli ultimi tempi, eppure non è stato il risultato che Mikel Arteta aveva chiesto, quello per mettere a tacere il rumore che si è costruito attorno al suo club. È stato un altro esempio di come hanno perso il vantaggio in una partita importante – dopo i pareggi contro Manchester City e Liverpool – e significava che non vincevano da quattro partite di Premier League, una sequenza che ha fruttato due punti. Ora sono nove dietro la capolista Liverpool. E' troppo da recuperare?
Almeno hanno fermato il marciume fuori casa dopo le sconfitte di Bournemouth e Newcastle; Mercoledì sera anche in Champions League contro l'Inter, tutte perse a 0.
Arteta aveva affermato che la sua squadra stava giocando meglio di quanto avesse fatto durante il difficile periodo di quattro settimane della scorsa stagione, iniziato all'inizio di dicembre. Ma, come ha aggiunto, perché “sia chiaro e rilevante dobbiamo vincere… soprattutto per rispondere a certe domande”.
Gabriel Martinelli ha dato loro la promessa di qualcosa di glorioso, chiudendo con potenza dopo un passaggio di Martin Ødegaard, che è tornato all'XI titolare in uno stile impressionante. La forma fisica del capitano era notevole; ha spinto e sondato fino all'ultimo. Neto, però, gli avrebbe portato via tutto.
Il Chelsea ha puntato sulla coerenza della selezione in campionato sotto Maresca, anche se lui aveva una decisione da prendere come terzino sinistro. Ha scelto Marc Cucurella al posto del capitano del club, Reece James, restando con Malo Gusto come terzino destro. Maresca non rispetta la reputazione.
Cucurella contro Bukayo Saka è stato un successo al botteghino; finirebbe con Cucurella che cattura Saka con un contrasto in ritardo al 79' per costringerlo ad uscire. La Cucurella è stata ammonita. Più in generale, era un simbolo della tenacia del Chelsea, emergendo con lode.
È stata una lotta per il diritto di giocare, sfide a tutto sangue, compreso il falciato fallo di Levi Colwill su Saka al 21', che ha scatenato parole di rabbia tra le panchine. Colwill è stato ammonito. Moisés Caicedo aveva una chiatta di “bentornato” per Ødegaard. Ben White ha ricevuto un cartellino giallo per un colpo senza palla contro Neto.
Cole Palmer è stato un miscuglio, ma ha messo a segno una delle sue mosse tipiche in due occasioni nel primo tempo, permettendo alla palla di attraversargli il corpo e accendendo i postbruciatori. Lo ha fatto su Ødegaard all'inizio prima di estendere David Raya con un tiro in tuffo. Lo ha fatto a Thomas Partey prima di rilasciare Neto, il cui cross è stato indirizzato alto da Noni Madueke.
La grande occasione del Chelsea nel primo tempo arriva al 24' quando Neto va da una parte e poi dall'altra contro il White, lasciando lo spazio per crossare. Gusto anticipa Martinelli ma non riesce a indirizzare il colpo di testa.
L'Arsenal, tornato al 4-3-3 dopo essere stato principalmente un 4-4-2 senza Ødegaard, ha avuto i suoi momenti prima dell'intervallo: due grandissimi, il primo dei quali ha visto Arteta fuori di sé dalla frustrazione. Saka forza l'alto turnover, bloccando un passaggio di Colwill in difesa. È stato Ødegaard a tornare a Saka e quando il suo tiro è stato respinto, la palla si è rotta perfettamente per Martinelli. Ha dovuto segnare solo per deviare debolmente Robert Sánchez.
Il margine sottile è arrivato contro l'Arsenal al 33'. Declan Rice ha individuato Kai Havertz a metri di spazio mentre indirizzava un Calcio di punizione e quindi lo ha preso velocemente, facendogli frizzante il passaggio. Havertz si è manovrato davanti a Caicedo e ha spinto a casa solo perché il VAR si sia accorto che era leggermente in fuorigioco.
Havertz era stato medicato dopo il taglio alla testa subito contro l'Inter e aveva bisogno di altre cure a inizio ripresa, con la ferita riaperta. È stato ammonito per non essere riuscito a lasciare il campo abbastanza velocemente per loro, ma è tornato in campo per il gol della svolta, con Martinelli che ha espiato il suo precedente errore.
Ødegaard ci riesce, crossando in profondità sul secondo palo, dopodiché Martinelli rientra per allargare l'angolo prima di infilare il tiro sul primo palo di Sánchez. Non è stata una bella figura per il portiere né per la trappola del fuorigioco del Chelsea, Colwill troppo profondo e Martinelli in azione.
Wesley Fofana aveva messo a segno un tiro al volo fuori porta al 53' ma, con Jurrien Timber che tirava di poco a lato, il Chelsea aveva bisogno di rispolverarsi. Maresca presenta Enzo Fernández e Mykhailo Mudryk per Roméo Lavia e Madueke, quest'ultimo che va dritto nel tunnel.
Fernández sarebbe stato coinvolto nel pareggio, lanciando un passaggio su e giù per Neto ma, in realtà, era tutta una questione di voglia dell'esterno di cogliere l'attimo. Il suo tocco gli ha permesso di allungare il passo ed è stato troppo veloce per Timber e Gabriel Magalhães, che hanno cercato di uscire. Il tiro aveva troppo peso per Raya.
Le fasi finali sono state frenetiche, occasioni da entrambe le parti. L'Arsenal pensava di aver strappato la vittoria solo perché il sostituto Leandro Trossard esplodeva in alto; la bandierina del fuorigioco era alzata. All'ultimo, Trossard tocca a lato su cross di William Saliba, togliendo palla a Havertz, che era lì per il tap-in alle sue spalle. Arteta cadde a terra angosciata. Ancora una volta è stata alzata la bandierina del fuorigioco. Era terribilmente stretto.