Questo sabato, 8 novembre, Alla fine delle indagini esamina un caso che ha fatto scorrere molto inchiostro, il rapimento, lo stupro e il sequestro di Estelle Mouzin. Bambina scomparsa mentre tornava a casa da scuola il 9 gennaio 2003, a Guermantes nella Senna e Marna, è stata vittima di Michel Fourniret e di sua moglie, Monique Olivier. Responsabilità rivelate molto tardi dai tribunali, come ha insistito il padre di Estelle, Éric Mouzin. Un uomo che ha deciso di sporgere denuncia allo Stato per colpa grave.
Estelle Mouzin: un caso bloccato da troppo tempo
Prima del processo a Monique Olivier, nel dicembre 2023, l'indagine sulla scomparsa di Estelle Mouzin è stata teatro di numerosi ritardi. Più volte l'istruzione avrà cambiato rotta, collegando le tracce. Reti pedocriminali, collegamenti con altre sparizioni nella Seine-et-Marne, persone denunciate e poi finalmente rilasciate… Solo nel 2018 il percorso Michel Fourniret è stato rilanciato. È lì che finirà per dichiararsi colpevole del rapimento, dello stupro e dell'omicidio della giovane ragazza. Un ultimo delitto commesso alla presenza di Monique Olivier, sua moglie e complice, anch'essa confessata. Già in prigione, l'orco delle Ardenne è morto il 10 maggio 2021. Monique Olivier è stata condannata all'ergastolo per complicità nei rapimenti, seguiti dagli omicidi di Johanna Parrish, Marie-Angèle Domèce ed Estelle Mouzin.
Éric, il padre di Estelle Mouzin, denuncia le disfunzioni della giustizia
Nel 2018, segnato dall’impasse delle indagini, Éric Mouzin ha presentato una denuncia contro lo Stato per negligenza grave. Facendo riferimento in particolare alle prove non esaminate e all'alibi poco credibile fornito da Michel Fourniret nelle prime fasi del caso, nel 2024 ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. “evidenziare la mancanza di mezzi efficaci da parte della Francia per garantire la giustizia”come ha spiegato a Informazioni sulla Francia : “Abbiamo constatato con gli avvocati il numero di disfunzioni nei servizi investigativi e giudiziari in tutti questi anni. (…) Avremmo potuto andare molto più velocemente. I giudici inquirenti e i servizi investigativi hanno trascurato elementi molto importanti, che hanno portato ad allungare la durata delle indagini. Al punto che, quando Michel Fourniret finalmente confessa, comincia già ad essere mentalmente degradato e le sue parole sono molto vaghe. Muore durante le indagini, quindi l'azione finisce e il suo complice, in una posizione ambigua, non risponde a tutte le domande che gli vengono poste.” Ad oggi, il corpo di Estelle Mouzin non è stato ancora ritrovato.