l'essenziale
I sindacati della SNCF indicono questo sabato 9 novembre uno sciopero a tempo indeterminato a partire da mercoledì 11 dicembre per chiedere una moratoria contro l'annunciato smantellamento di Fret SNCF.
La pressione sulle vacanze di Natale comincia già. Questo sabato 9 novembre tutti i sindacati della SNCF hanno indetto uno sciopero a tempo indeterminato a partire da mercoledì 11 dicembre per chiedere una moratoria contro l'annunciato smantellamento di Fret SNCF.
In un comunicato stampa congiunto inviato all'AFP, CGT-Cheminots, Unsa-Ferroviaire, Sud-Rail e CFDT-Cheminots spiegano che, di fronte alla mancanza di “flessione” da parte della direzione del gruppo, lo sciopero sarà illimitato e rinnovabile per 24 ore. -periodi di un'ora a partire da mercoledì 11 dicembre alle 19:00. I sindacati ribadiscono inoltre l'appello allo sciopero da mercoledì 20 novembre alle ore 19:00 a venerdì 22 novembre alle ore 8:00.
“Questa moratoria è essenziale”
Per quanto riguarda lo smantellamento di Fret SNCF, le federazioni sindacali “riaffermano che l'istituzione di una moratoria è possibile e necessaria per consentire ai diversi attori di tornare attorno al tavolo e trovare il modo di garantire non solo la continuità di SNCF Freight, ma anche la sua sviluppo a lungo termine. “Questa moratoria è essenziale data la sofferenza dei nostri colleghi del trasporto merci”, sostengono i sindacati.
Fret SNCF, l'impresa leader nel trasporto ferroviario di merci in Francia, scomparirà il 1° gennaio per rinascere sotto forma di due società separate denominate Hexafret per il trasporto merci e Technis per la manutenzione delle locomotive. I sindacati denunciano in modo più ampio nel loro comunicato stampa una “traiettoria di frammentazione e balcanizzazione della rete”. Da diverse settimane si punta il dito contro “la privatizzazione delle attività TER, Transilien e Intercités” nonché “lo scioglimento di SNCF Réseau” a seguito dell'apertura alla concorrenza.
A metà dicembre, i primi ferrovieri di SNCF Voyageurs saranno trasferiti nelle filiali SNCF, create per rispondere ai bandi TER lanciati dalle regioni che hanno deciso di aprire alla concorrenza la propria rete ferroviaria. Per i sindacati si tratta di “una strategia di dumping sociale interno assunta dal gruppo, con la conseguenza di un'atomizzazione delle regole sociali nelle molteplici PMI ferroviarie che il management intende creare per ogni lotto aperto alla concorrenza”.