Attivisti filo-palestinesi manifestano contro l’arrivo di Yaël Braun-Pivet all’Università Lyon 3

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Slogan ostili a Israele e al presidente dell’Assemblea nazionale sono stati scritti con vernice spray nell’università dove Yaël Braun-Pivet parlerà venerdì sera con gli studenti di un’associazione.

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Pubblicato il 08/11/2024 16:41

Aggiornato il 08/11/2024 18:04

Tempo di lettura: 1 minuto

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La presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, l’8 novembre 2024 durante un viaggio a Neuville-sur-Saône (Rodano). (MATTHIEU DELATY/AFP)

Attivisti filo-palestinesi hanno manifestato venerdì 8 novembre contro l’arrivo di Yaël Braun-Pivet all’Università Lyon 3, dove sono stati dipinti con spray slogan ostili a Israele e al Presidente dell’Assemblea nazionale. “Yaël vattene da lì”potremmo leggere tra i tag, molti dei quali “Gaza libera” O “Palestina libera”registrato durante la notte nei pressi dello stabilimento. A metà pomeriggio diverse decine di manifestanti hanno continuato a cantare sullo stesso tono “Criminale Israele, complice Yaël” O “Yaël, vattene da lì, Lyon 3 non è tuo” vicino all’università.

Lo ha denunciato il ministro dell’Interno Bruno Retailleau “insopportabile deriva fascista degli attivisti che sfruttano la tragedia vissuta dai palestinesi”. Quando è arrivata all’università, dove ha dovuto interagire con gli studenti di un’associazione, Yaël Braun-Pivet ha detto di aver trovato “danno che alcuni preferiscono l’invettiva al dialogo”.

Diverse organizzazioni di sinistra, tra cui i sindacati studenteschi Solidaires e Unef e i giovani LFI locali, hanno denunciato il suo arrivo, definendolo “figura di spicco del sostegno incondizionato alle azioni criminali dello Stato israeliano” in un comunicato stampa. “Mentre le morti causate dalle operazioni israeliane ammontano a decine di migliaia (più di 41.000 morti!) Yaël Braun-Pivet ha osato ancora una volta difendere la consegna di armi a uno stato criminale”evidenziano i firmatari del comunicato stampa. Il 6 ottobre Yael Braun-Pivet ha dichiarato di esserlo “Israele non dovrebbe essere disarmato”in reazione alle dichiarazioni di Emmanuel Macron che chiedeva la fine delle consegne di armi utilizzate per condurre i combattimenti a Gaza.

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