Donald Trump è riuscito nella sua scommessa: è stato eletto questo mercoledì 47esimo Presidente degli Stati Uniti. Si insedierà il 20 gennaio e succederà a Joe Biden, che ha rinunciato a candidarsi, indebolito soprattutto dall'età. Il presidente democratico uscente compirà 82 anni il 20 novembre.
159 giorni in più rispetto a Biden quando è arrivato
Trump avrà anche ampiamente deriso l’età di Biden, ma presto diventerà il presidente più anziano ad entrare in carica, all’inizio del 2025: entrerà alla Casa Bianca 159 giorni più vecchio del suo predecessore. Nato il 14 giugno 1946, avrà quindi 78 (e mezzo) anni all'inizio del suo mandato, e 82 (e mezzo) anni alle prossime elezioni presidenziali americane, nel 2029.
Con rare eccezioni (tra cui Joe Biden), i presidenti eletti più giovani provengono generalmente dalle fila democratiche: John Fitzgerald Kennedy (43 anni), Bill Clinton (46 anni), Barack Obama (47 anni) e Jimmy Carter (52 anni ). anni). Il repubblicano più giovane ad arrivare alla Casa Bianca resta George W. Bush, nel 2000, a 54 anni.
Se avesse vinto Kamala Harris non sarebbe apparsa come una “ragazzina”: 60 anni dal 20 ottobre, è tra i presidenti Richard Nixon (56 anni il giorno del suo insediamento) e Harry Truman (investito pochi giorni prima il suo 61° compleanno).
L’età, non un fattore di successo (né di fallimento)
L’età (o la giovinezza) ti rende vincente? A priori no: il più giovane e i due presidenti più anziani sono tra i meno eletti. Al contrario, i migliori eletti (Reagan e George Bush senior) avevano circa sessant’anni quando furono eletti. Reagan aveva addirittura 73 anni quando fu rieletto con più di 525 elettori su 538: un record nella storia del Paese.
Anche Donald Trump torna alla presidenza degli Stati Uniti figurando tra i capi di Stato più anziani… del mondo: posto di fronte a un novantenne – il presidente del Camerun Paul Biya (91 anni) e ad alcuni ottantenni, come il presidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa (82 anni) o quello della Guinea, Teodoro Obiang Nguema (80 anni).