I servizi segreti americani accusano Mosca di voler destabilizzare le elezioni, mentre diversi video mettono in dubbio l'affidabilità del processo elettorale.
I servizi segreti americani hanno ufficialmente accusato la Russia di esserlo « attivamente » coinvolto in operazioni di disinformazione alla vigilia delle elezioni presidenziali. La Polizia Federale (FBI), l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale (ODNI) e l’Agenzia per la Sicurezza Informatica e delle Infrastrutture (Cisa) hanno notato una forte attività di disinformazione nei sette Stati cosiddetti “pivot” pochi giorni prima dell’apertura delle elezioni stazioni. « La Russia è la minaccia più attiva », spiegano queste agenzie in un comunicato stampa pubblicato lunedì, senza escludere che anche altri paesi, in particolare l'Iran, stiano cercando di interferire nel processo.
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A preoccupare queste agenzie americane è quello che descrive la Cisa « torrente di disinformazione », Potere « incitare alla violenza, anche contro i funzionari elettorali »mentre la tensione è già estrema. Le autorità hanno adottato misure…
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