Traffico di droga: il ministro della Giustizia promette a sua volta una “risposta molto ferma da parte dello Stato”: News

Traffico di droga: il ministro della Giustizia promette a sua volta una “risposta molto ferma da parte dello Stato”: News
Traffico di droga: il ministro della Giustizia promette a sua volta una “risposta molto ferma da parte dello Stato”: News
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Il traffico di droga è una minaccia “crescente ed estremamente grave” e richiede una “risposta molto ferma da parte dello Stato”, ha dichiarato martedì il ministro della Giustizia Didier Migaud, che venerdì dovrà annunciare misure contro questo “flagello” con Bruno Retailleau.

“Si tratta di una minaccia crescente ed estremamente grave con l'uso dei metodi ultraviolenti dei cartelli sudamericani”, ha sottolineato a Franceinfo.

“I metodi sono l’omicidio, è la corruzione”, che è “un tema reale che non può essere sottovalutato”, ha spiegato.

Venerdì prossimo, il ministro della Giustizia dovrà recarsi insieme al ministro degli Interni a Marsiglia, dove i regolamenti di conti tra narcotrafficanti sono particolarmente omicidi e sordidi, con il coinvolgimento di giovani di 14-15 anni come sicari. I due ministri devono annunciare insieme diverse misure.

“Siamo completamente in sintonia”, ha assicurato il signor Migaud.

Alla domanda se ci fosse bisogno di una legge in materia, ha risposto “certamente”.

“Voi avete un lavoro considerevole da parte di una commissione d'inchiesta che sta formulando un certo numero di proposte”, ha osservato riferendosi alla commissione d'inchiesta del Senato sul traffico di droga.

“Siamo completamente aperti a queste proposte”, ha affermato Migaud.

Un disegno di legge è sul tavolo del Senato da luglio e Retailleau ha già detto che vuole che venga esaminato “il più presto possibile”, “al più tardi all'inizio dell'anno”.

Interrogato sulla questione della creazione di una nuova procura nazionale dedicata alla lotta contro il traffico di droga e la criminalità organizzata, come previsto dal suo predecessore, Eric Dupond-Moretti, Migaud si è detto “a favore di un'organizzazione che renda possibile per combattere questa piaga.

“La procura nazionale può assolutamente essere una soluzione”, ha giudicato, precisando che “spetta al Parlamento decidere”.

Sulla questione dei tossicodipendenti, ritiene che sia necessario affrontare “il tema del recupero delle multe”, ma si dice anche “favorevole a campagne di informazione che mostrino tutti i pericoli della droga sulla salute”.

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