Tutto potrebbe decidersi in Pennsylvania e Nevada, dove i due candidati hanno meno di un punto di differenza nei sondaggi di questo lunedì alle 15:00.
Nel D-1 delle elezioni presidenziali americane, né l’attuale vicepresidente Kamala Harris né l’ex presidente Donald Trump spiccano nei sondaggi.
Se alcuni dei 50 territori americani sono considerati acquisiti dall’uno o dall’altro, una dozzina di stati sono solitamente l’epicentro di risultati molto vicini. Sono gli “swing states”, quegli stati in cui nessuno dei due maggiori partiti americani, il Partito Democratico e il Partito Repubblicano, vince sistematicamente, ma che possono ribaltare il risultato finale.
Sette stati chiave sono particolarmente esaminati per le elezioni di quest'anno: Arizona (11 elettori), Pennsylvania (19), Nevada (6), Wisconsin (10), Carolina del Nord (16), Michigan (15) e Georgia (16).
Ultimi sondaggi
Secondo gli ultimi sondaggi FiveThirtEight di lunedì 4 novembre alle 15, è la Harris a primeggiare nei sondaggi nazionali con 0,9 punti di vantaggio sulla rivale, anche se l'esito delle elezioni si deciderà negli Stati cardine.
Kamala Harris sarebbe così in testa nel Michigan e nel Wisconsin con un vantaggio di 0,8 punti su Trump.
Il candidato repubblicano sarebbe preferito in Arizona dove ha 2,5 punti di vantaggio sul democratico, in Georgia con 1,2 punti e in North Carolina con 1,2 punti.
Rimangono Pennsylvania e Nevada, dove le intenzioni di voto promettono risultati molto vicini, con una differenza rispettivamente di 0,2 e 0,6 punti. Lunedì i candidati si giocheranno le ultime carte.