Guerra in Ucraina, tensioni nel Mar Cinese e nel Mar Rosso… Mentre i conflitti ad alta intensità ritornano, gli Stati accelerano sul fronte del riarmo. La Francia, nonostante la sua situazione finanziaria critica, prevede nell’ambito della legge finanziaria 2025 una dotazione di 50,5 miliardi di euro per i suoi eserciti, con un aumento di 3,3 miliardi rispetto alla legge finanziaria iniziale del 2024 e alla legge di programmazione militare 2024-2030. Un contesto vivace per l'industria della difesa, come Naval Group che da due anni aumenta i propri contratti. E una dinamica che si ripercuote economicamente sui suoi diversi siti, in particolare in Bretagna, Lorient e Brest.
Grecia, Belgio, Paesi Bassi…
Sempre per quanto riguarda le navi di superficie, la società francese presieduta da Pierre Éric Pommellet ha firmato un contratto con la marina belga e quella olandese per dodici imbarcazioni antimine (sei per ciascuna), con una prima uscita in mare quest'estate. Il programma è sviluppato in collaborazione con i cantieri Piriou di Concarneau. La prima nave, destinata al Belgio, dovrà essere consegnata nell'estate del 2025. In termini di esportazioni, Naval Group ha recentemente venduto anche 11 corvette Gowind, l'ultimo ordine risale a giugno con gli Emirati Arabi Uniti.
Sottomarini
Ma Naval Group non si occupa solo di navi. L’annullamento nel 2021 da parte dell’Australia di un mega ordine per dodici sottomarini aveva puntato i riflettori su quest’altra attività dell’industriale. Un episodio dal quale si è ripreso bene. Perché nel frattempo ha consegnato alla Marina francese due Barracuda a propulsione nucleare – il Suffren e il Duguay-Trouin – prima di un terzo alla fine dell'anno (il Tourville).
Allo stesso tempo, è stato firmato un contratto con i Paesi Bassi per quattro sottomarini della stessa famiglia Barracuda, questa volta con propulsione convenzionale. I primi due dovrebbero essere consegnati entro dieci anni. A livello internazionale, altri ordini sono stati effettuati con Indonesia, India e Brasile. Per questi ultimi due paesi, “si tratta di due buoni esempi di trasferimento tecnologico il cui principio consiste nella produzione locale di sottomarini”, spiega Naval Group, citando anche la Polonia come prospettiva.
Questa pioggia di contratti firmati e futuri è al centro delle presentazioni effettuate durante il salone Euronaval, inaugurato questo lunedì e che durerà fino al 7 novembre a Parigi Nord Villepinte. Un appuntamento biennale imperdibile per l'industriale. “È la più grande fiera della difesa navale al mondo. È un momento di scambio, di dialogo e che genera molta creatività», sottolinea il portavoce di un gruppo che impiega 16.300 dipendenti (equivalenti a tempo pieno) per un fatturato di 4,2 miliardi di euro.
Da vedere a Tébéo e TébéSud
Hubert Coudurier riceverà Pierre Éric Pommellet, CEO di Naval Group, a “Le Café du commerce”, venerdì 8 novembre alle 19:15.