l'essenziale
Guidato per quasi tutta la partita, il fuoriclasse credeva di poter spodestare Rowing, prima di cedere a due minuti dalla fine. Parte comunque con il bonus difensivo e mantiene il vantaggio prima delle vacanze (12-8).
Se lo Stade ha giocato forte e non ha perso il campionato, la vittoria è caduta su Jean-Dauger. Da tre stagioni, però, non sono mai stati così vicini a fratturare la struttura del Bayonne e, in mancanza di qualcosa di meglio, si tratta di un semplice bonus difensivo di cui dovremo accontentarci. Lanciata a ritmo frenetico, con il Tolosa che investiva nel campo inferiore, la partita ha dato luogo a un enorme stallo difensivo. Di fronte ai “rossoneri” determinati a mantenere viva la palla in difesa, il Bayonnese ha alzato un sipario molto aggressivo, come i violenti contrasti subiti da Mallia sulla linea di vantaggio, con l'argentino che ha aperto due volte il ginocchio a terra durante il Primi venti minuti scossi notevolmente dalla bufala Tagi quando Barassi ha avuto diritto alla sua dose di Tuilagi.
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Un periodo in cui il Canottieri aveva perso il capitano Iturria, infortunato alla spalla sinistra (8), la cui uscita però non sembrava turbare eccessivamente il collettivo biancoblu. Lo dimostra la meta opportunistica segnata da Maqala – e convalidata dopo il video arbitraggio – alla prima incursione della sua squadra nel campo ospite, Bayonne che approfitta dell'indisciplina ospite per dare una lezione di realismo dopo un calcio alla rovescia di Machenaud ricezione balbettata da Orabé tra Bituniyata e Kinghorn (7-0, 15).
Una mancanza di realismo che costa cara
Venendo a giocare la grande partita, lo Stadio ha voluto forzare il proprio destino rifiutandosi di tentare i rigori che aveva causato al campo basco, preferendo optare per i rigori. Tuttavia, il campione ha mancato crudelmente di controllo nei 22 metri avversari, tra un attaccante di Cramont su partenza laterale chiusa (11), un maul improduttivo (18), tre tocchi persi consecutivi (20-23) e un rilascio di palla scadente dopo un contro-ruck vincente (25°). Tante munizioni sprecate che inevitabilmente mancavano al momento del conteggio finale.
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I “rossoneri” hanno comunque mostrato la stessa generosità in difesa che in attacco, con maggiore efficienza, limitando di fatto i danni prima dell'intervallo, mentre Jelonchh aveva ricevuto un cartellino giallo per un colpo alla spalla su Habel-Küffner. Due tocchi rubati di Brennan (38) e Banos (40+3) e una meta rifiutata a Mousques per un attaccante di Moon (40+1) hanno così permesso ai compagni di Willis di girare sullo 0-7.
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Un ritardo che impiega 20 minuti per ridursi, con Bituniyata che realizza un momento clou per la sua squadra al centro davanti alla porta basca grazie ad un intervento netto (61esimo). La trasformazione di Kinghorn in una posizione media è fallita, quindi abbiamo dovuto aspettare per metterci in grado di rovesciare il Bayonnais. Sotto i fischi di un pubblico non più leale di quanto i tolosani siano “protetti”, come ha cantato, lo scozzese non ha sbagliato una seconda volta trasformando il rigore che ha permesso alla sua squadra di passare in vantaggio per la prima volta nella partita (8 -7, 74). Solo che, dopo un drop (76) e un rigore (77) sbagliati da Segonds, Bayonne ha infiammato la difesa dello stadio, buttando tutte le sue energie nella battaglia per abbattere il campione e regalarsi il quinto successo in casa grazie alla sua funambolo Maqala (12-8, 78). A dire il vero tutt’altro che immeritato.