La rimonta di Max Verstappen e il podio di Esteban Ocon e Pierre Gasly ma anche gli errori di Lando Norris e gli incidenti di Carlos Sainz e Lance Stroll… scopri i top e i flop del GP del Brasile.
TOP
Verstappen au sommet
Questa impresa di partire 17° in griglia e trionfare al traguardo era accaduta solo due volte nella storia della F1. Segno della prestazione piuttosto incredibile di Max Verstappen, vittorioso nel Gran Premio del Brasile questa domenica. Il bataviano ha mostrato per la prima volta il suo talento domenica, dopo aver saltato le qualifiche e una penalità di cinque posti per aver cambiato un motore. Era decimo all'inizio del secondo giro e sesto dopo dieci giri. Poi, la sua scelta di restare in pista mentre la pioggia aumentava, come Alpine, si è rivelata giusta ed ha approfittato della bandiera rossa per cambiare le gomme. Alla fine, ha superato Esteban Ocon con autorità alla ripartenza del giro 43 prima di mettere insieme i giri migliori. La vittoria e il miglior giro concluso, il 62esimo successo in carriera e il primo dal 23 giugno. 62 è ora anche il divario con Lando Norris nella classifica iridata. A tre round dalla fine, sembra molto buono per il quarto titolo consecutivo. E' molto semplice, se Verstappen finirà davanti a Norris a Las Vegas, sarà campione prima del Qatar e di Abu Dhabi. Colossale.
Ocon e Gasly sul podio, Alpine finalmente sorride
Due francesi sul podio? Dovevamo tornare al GP di Spagna del 1997 dove Jacques Villeneuve vinse davanti a Olivier Panis e Jean Alesi. Questa volta Esteban Ocon e Pierre Gasly sono stati battuti da Max Verstappen. Ma i due francesi sono stati brillanti. Quarto in griglia, Esteban Ocon è stato molto pulito alla partenza e Alpine ha fatto la scelta giusta mantenendo i suoi piloti in pista al giro 28. Il team francese ha poi beneficiato della bandiera rossa. In testa per dieci giri, Ocon ha perso contro Verstappen mentre Gasly, terzo dopo questa mossa di poker dell'Alpine quando partiva 14°, ha resistito alla fine della gara contro George Russell. Alpine ottiene 35 punti questo fine settimana, di cui 33 in gara, e risale al 6° posto tra i costruttori dopo un anno orribile. Il miracolo brasiliano.
FLOP
Gli errori di Norris
Partì in pole e ci si aspettava che avrebbe avuto un grande impatto nella corsa per il titolo mondiale, ma Lando Norris fallì a San Paolo. E fin dall'inizio da quando George Russell gli ha rubato il primo posto. Poi ha scelto di fermarsi invece di restare in pista come i primi tre e quello è stato l'inizio della fine. Alla prima ripartenza, al giro 33, ha tirato dritto lasciando passare Russell. Quinto alla seconda ripartenza, ha tirato ancora dritto e ne hanno approfittato Leclerc e Piastri. Quest'ultimo alla fine lo ha lasciato passare chiudendo 6° ma il britannico è rimasto deluso domenica tra i laghi brasiliani, lasciando lì probabilmente le sue ultime speranze di titolo.
Sainz fuori dai giochi
Aveva brillato in Messico, era annegato in Brasile. Per colpa della Q2, Carlos Sainz è riuscito comunque a partire dopo un enorme lavoro da parte dei meccanici della Scuderia. Partendo dalla pit lane, Sainz ha lottato a lungo nel traffico intorno al 13° posto e ha commesso un errore al giro 39, sbattendo la sua vettura una seconda volta contro il muro a Interlagos. Una volta di troppo. Ciò costa caro agli italiani nella classifica costruttori, che concedono sette punti alla McLaren, che ora guida la gara con 36 punti di vantaggio.
Passeggiata al limite del ridicolo
Ha commesso un errore anche in qualifica ma è partito 10° e dalla griglia di partenza. Lance Stroll, invece, non ha visto la partenza poiché ha commesso un errore nel giro di riscaldamento in Brasile nel settore 1! Con l'ala anteriore danneggiata, ha provato a rientrare in pista e ai box ma è rimasto bloccato in una ghiaia in una maniera piuttosto ridicola.
Williams, un fine settimana all'inferno
Una squadra con un budget limitato, la Williams deve apparire cupa quando lascia San Paolo. Alex Albon e Franco Colapinto avevano già distrutto le vetture domenica mattina in qualifica. Il primo, settimo in griglia, non è nemmeno partito perché non c'era abbastanza tempo per riparare prima dell'inizio della gara. L'argentino, invece, era al via ma è andato nuovamente a sbattere con la vettura contro il muro, finendo sotto la safety car, provocando l'esposizione della bandiera rossa. Un fine settimana davvero molto caro.