Tassa sull'abitazione. Catherine Vautrin esclude qualsiasi ritorno ma prevede un nuovo contributo

Tassa sull'abitazione. Catherine Vautrin esclude qualsiasi ritorno ma prevede un nuovo contributo
Tassa sull'abitazione. Catherine Vautrin esclude qualsiasi ritorno ma prevede un nuovo contributo
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“Non ci sarà alcun rimborso dell’imposta sull’abitazione sulle residenze principali. » È semplice, pulito e preciso. In un'intervista rilasciata ai nostri colleghi di parigino Catherine Vautrin esclude qualsiasi restituzione di questa imposta locale, progressivamente eliminata tra il 2018 e il 2023, e che pagata dagli inquilini e dai proprietari ha apportato allo Stato 23,8 miliardi di euro nel 2020.
Mentre il governo si prepara a chiedere alle autorità locali di risanare le finanze del paese, diversi funzionari eletti negli ultimi giorni hanno gettato i bastoni tra le ruote chiedendo la restituzione dell'imposta sulle abitazioni principali (TH). Il ministro taglierà corto questa domenica.

“Non c’è niente di gratis”

Se il ministro del Partenariato territoriale e del decentramento seppellisce un totem, evoca comunque un’alternativa. “D'altra parte, sono pronto a riprendere il lavoro relativo alla tassazione avviato dai funzionari eletti del CFL, il Comitato finanziario locale. Probabilmente dobbiamo considerare come consentire alle comunità di controllare meglio le proprie risorse”ha detto.

Una nuova tassa di cui non dice il nome? Catherine Vautrin è molto più vaga qui evocando “eventuale partecipazione alla vita in città o villaggio”. E per aggiungere, consapevoli che le comunità hanno bisogno di rimpinguare le proprie casse: “Non c'è niente di gratuito.”
Stessa vaghezza sul fronte dei tempi. “Questo punto non sarà comunque inserito in questo bilancio, avverte il ministro. Vorrei aprire una consultazione con i funzionari eletti a livello locale all’inizio del 2025”.

La tassazione del reddito invoca l'AMRF

Invitato a reagire alle dichiarazioni del ministro al microfono di Informazioni sulla Francia il presidente dell'Associazione dei sindaci rurali di Francia, Michel Fournier, chiede un contributo a sedere “non più sul valore locativo, come avveniva con l’imposta sulla casa, ma sul reddito”. Lui stesso contrario alla restituzione dell'imposta sulla casa, aderisce all'idea che tutti debbano partecipare al finanziamento dei servizi comunitari: “Ognuno, qualunque sia la sua situazione, partecipa alla vita della propria comunità”.

Lo sottolinea “gente che non paga più” l'imposta sugli alloggi tende ad avere “richieste sempre maggiori” verso i servizi pubblici, presupponendo che “tutto deve essere gratis”. Questo è qualcosa che le comunità, già colpite finanziariamente, non possono permettersi.

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