il der' di Bercy, Humbert in cerca di exploit contro Zverev

il der' di Bercy, Humbert in cerca di exploit contro Zverev
il der' di Bercy, Humbert in cerca di exploit contro Zverev
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Il numero 1 francese contro uno dei migliori giocatori del mondo: prima che il torneo si trasferisca alla Défense Arena il prossimo anno, Bercy difficilmente potrebbe sognare un poster migliore.

Autore di una settimana magnifica, durante la quale ha eliminato soprattutto Carlos Alcaraz, quattro volte vincitore del Grande Slam, Ugo Humbert giocherà questa domenica la sua prima finale del Masters 1000. Il miglior risultato della sua carriera.

Chardy: “Ora ci serve il trofeo”

“Per noi questa finale è una grande ricompensa. Ora ci serve il trofeo. Ugo vuole dare tutto”, avverte il suo allenatore Jérémy Chardy.

I Lorena non avranno vita facile di fronte ad Alexander Zverev. Il tedesco, forte di due successi convincenti contro Stefanos Tsitsipas e Holger Rune, gioca un tennis molto solido a Bercy. Un torneo di cui era già arrivato in finale nel 2020, battuto all'epoca dal russo Daniil Medvedev.

Futuro numero due dell'ATP lunedì, il campione olimpico di Tokyo ha già sei titoli Masters 1000, compreso l'ultimo a Roma lo scorso maggio, e due Master di fine anno, evento per il quale è sicuro di essere testa di serie quest'anno.

Zverev più esperto

Con questo track record e la sua esperienza nei grandi eventi, il finalista dell'ultima edizione del Roland-Garros è il favorito contro Humbert, un debuttante a questo livello della competizione.

Il 26enne mancino può però vantarsi di aver perso solo una delle sue prime sette finali sul circuito ATP, il mese scorso a Tokyo contro il connazionale Arthur Fils (5-7, 7-6, 6-3).

Quest'ultimo è finora l'unico ad aver impensierito “Sascha” questa settimana, spingendo il tedesco al terzo set in un ottavo di finale mozzafiato (6-4, 3-6, 6-3).

Un precedente tra i due uomini a Bercy

Altro dato incoraggiante: Ugo Humbert ha già battuto Alexander Zverev, sul campo tedesco di Halle, tre anni fa, alla ricerca del suo primo titolo ATP 500 di allora.

Soprattutto, i due si sono già affrontati a Bercy, e non più tardi dell'anno scorso. Era anche un secondo turno, e il giocatore “che giocava fuori” aveva vinto ancora, al tie-break del terzo set (6-4, 6-7, 7-6) e dopo quasi 3h30 di grande battaglia.

« L'anno scorso la partita contro Zverev fu completamente pazzesca. C’era un ottimo livello di gioco, uno scenario incredibile. Mi ha dato fiducia”, ripercorre Humbert, che ha sfruttato questa battuta d'arresto per vincere subito l'Open della Mosella, in casa a Metz.

“Ci sono stati rimpianti ma questa partita gli ha fatto tanto bene, dandogli tantissima fiducia. Gli ha dimostrato che poteva organizzare grandi lotte contro quel tipo di giocatori. Domenica sarà la vendetta”, spiega il suo allenatore Jérémy Chardy.

Il bene contro il male

Il 26enne mancino potrà contare sull'appoggio dei circa 15.000 spettatori di Bercy, che sabato lo hanno spinto a trascendere se stesso e a spodestare Karen Khachanov (6-7, 6-4, 6-3 ).

Introverso, timido e perfino “un po' troppo simpatico” secondo le sue stesse parole, Humbert ha alzato la voce questa settimana, non esitando a fare appello al pubblico per fare pressione sui suoi avversari. Un atteggiamento che uno stremato Khachanov non ha apprezzato, al punto da rimproverare il francese durante la stretta di mano a rete.

“Gli piace giocare in Francia, in Coppa Davis, con l'atmosfera. È un piacere per lui. Lo aiuta a superare se stesso», giudica da parte sua Chardy.

Un nuovo confronto attende il suo protetto contro un altro battitore del circuito, esente da problemi legali, con un impegno molto affidabile e senza dubbio più solido da fondo campo rispetto al russo.

“Sta a lui prendere in mano il suo destino”

“Una finale, bisogna dare il massimo. Ha bisogno di concentrarsi sulle sue intenzioni. Fa quello che ha fatto dall'inizio del torneo. Lo affronterà per vincere. E' nel giusto stato d'animo. Gli piace giocare le finali. Gli piacciono questi momenti. Ha il gioco per ottenerli. Sta a lui prendere in mano il proprio destino”, insiste Chardy.

Lo scontro promette scintille, Humbert ha dimostrato questa settimana la sua capacità di competere in potenza e precisione con i migliori. Se dovesse vincere questa domenica, diventerebbe il quarto e ultimo francese a trionfare a Bercy, dopo Guy Forget (1991), Sébastien Grosjean (2001) e Jo-Wilfried Tsonga (2008). Raggiungerebbe l'undicesimo posto nel mondo, il suo miglior piazzamento. E la sua stagione 2024 non è ancora del tutto finita…

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