In vista della partita tra Milan e Monza, Paolo Berlusconi – fratello di Silvio – ha parlato alla Gazzetta dello Sport e ha condiviso il suo pensiero su quella partita speciale.
Il Milan spera di riprendersi dopo la sconfitta contro il Napoli stasera con una vittoria e un'ottima prestazione contro il Monza. Paulo Fonseca ne avrà tre giocatori importanti nell'XI titolare e con questo in mente, dovrebbe essere uno scontro emozionante all'U-Power Stadium.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Paolo Berlusconi ha condiviso le sue riflessioni sulla partita, sul trasferimento di Daniel Maldini al Monza, sul futuro di San Siro e altro ancora. Ha inoltre dichiarato che stasera non sarà presente allo stadio perché “tifo per il pareggio”.
Monza-Milan, quindi. La partita dell'anima, soprattutto per te che è stato vicepresidente del Milan ed è presidente onorario del Monza…
«O meglio: lo definirei il gioco dell'amore. Silvio era e sarà sempre amato, ne aveva per tutti. Per il Milan, incondizionato. Per il Monza, per il mondo del calcio, per i suoi avversari. Ha sempre insegnato ai bambini a rispettare gli altri. Ha svolto molte opere di beneficenza, ma sempre a condizione di anonimato”.
Milano e Monza, un fil rouge che passa per Arcore…
“Una era la grande sfida di una squadra che andava in Serie B, che lui trasformò nella più forte del mondo. L'altro, proveniente da Milano, inizialmente mi è sembrato quasi irriverente. Invece se ne innamorò subito, si appassionò ai giocatori. Quelli che sarebbero stati week-end di sofferenza senza il Milan, sono stati ancora una volta pieni di passione. Un viaggio pazzesco, grazie anche a Galliani: loro due sono una coppia perfetta”.
Berlusconi, Galliani: il nome di Maldini viene quasi naturale…
“È molto bello che siamo partiti dal Milan e siamo arrivati al Monza, grazie anche al savoir-faire di Paolo Scaroni e del Milan, che ha liberato Daniel Maldini per una cifra irrisoria. Un atto di generosità bello da vedere”.
È tua intenzione trattenerlo?
“La sua cessione non è nei piani, vorremmo trattenerlo, ma nella logica del calcio di oggi e di un certo percorso economico dobbiamo essere pronti a sacrificare qualche giocatore. D’altronde abbiamo già dovuto vendere giocatori come Di Gregorio, Colpani, Carlos Augusto”.
Provocazione: Riesci a vedere Daniel all'Inter? E' una voce che spunta fuori ogni tanto…
“Sarebbe una bestemmia. Già è stato doloroso vendere Di Gregorio alla Juve, è stata la scoperta più bella”.
La prima parte di stagione è stata più complessa del previsto per il Milan: hai una spiegazione?
“Dopo i successi del Milan nel mondo, è difficile continuare su quella strada. Ci sono diverse componenti in gioco: la sfortuna, il nuovo allenatore e così via. Diamo loro tempo.”
Tra i vari problemi c'è anche la gestione di Leao…
“Non capisco questo ragazzo. Un grande campione, potenzialmente è un altro Vinicius. Però, come Balotelli, deve lavorare sul carattere. Sembra indolente. Un po’ di bastone va bene, ma poi deve arrivare anche la carota”.
Altro argomento del momento: lo stadio rossonero. Vale la pena lottare per San Siro o è meglio passare definitivamente a San Donato?
“I giocatori del Milan hanno vissuto troppe serate magiche a San Siro. Se ci fosse la bacchetta magica per trasformarla in una vera e propria operazione commerciale, direi San Siro diecimila volte. Non c'è corrispondenza. Ma solo se potesse soddisfare le esigenze finanziarie del club”.
A proposito di stadio: ovviamente ci vediamo sabato sera a Monza…
“No, non ci sarò. Sto soffrendo troppo. Tifo per il pareggio. Il mio cuore è milanese, ma è diventato anche monzese”.
Il calcio d'inizio è previsto alle 20:45 e per il Milan vincere è fondamentale per restare al passo con le squadre in testa alla classifica. Più facile a dirsi che a farsi, però, soprattutto se si considera che l'ultimo incontro allo Stadium si è concluso 4-2 in favore dei padroni di casa.
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