Erano tempi in cui ancora non si parlava di “fake news”. Nel 1986, Isabelle Adjani è già una stella coronata da due César. Il suo film, L'estate assassina, uscito due anni prima, ha avuto cinque milioni di spettatori. Nonostante il successo e il riconoscimento, l'attrice 31enne ha quasi perso tutto da un giorno all'altro. Il motivo: una voce nauseante sul suo stato di salute.
Al momento, l’epidemia di AIDS, una malattia ancora poco conosciuta, sta seminando il panico un po’ ovunque. Voci incontrollate sostengono poi che anche l'attrice abbia l'HIV. Di fronte a questa psicosi collettiva, Isabelle Adjani ha difficoltà a voltare le spalle a queste bugie che alimentano le conversazioni per mesi. Si parla di ricoveri clandestini, di ricoveri alle cure palliative in un ospedale di Montpellier… Alcuni dicono addirittura che l'attrice sia morta a causa della malattia.
La sua vita cambia. Al ristorante i camerieri si nascondono per evitare di apparecchiare la tavola. Evitiamo di stringergli la mano, alcuni amici addirittura si astengono dal baciarlo. L'intensità di queste voci è tale che anche il mondo del cinema comincia a voltargli le spalle. I rapporti che aveva con i suoi colleghi divennero tesi. Isabelle Adjani è diventata una vittima della peste.
Per porre fine all'implacabilità che le sta rovinando la vita e sabotando la sua carriera, Isabelle Adjani decide di uscire dal silenzio. Il 18 gennaio 1987, la star apparve allo spettacolo delle 20:00 di TF1 per confutare tutte le sue accuse. La sequenza resterà negli annali della televisione.
@ina.fr 1987, circola una voce assurda: Isabelle Adjani ha l'AIDS. Di fronte alla portata di questa fake news, l'attrice si presenta sul set delle 20 per rassicurare il pubblico. #IsabelleAdjani ♬ suono originale – INA
Se le voci finiranno per svanire grazie a questa intervista, la star resterà segnata da quest'anno 1986, “il più mostruoso della sua esistenza”, dirà. Profondamente ferita da questa voce ripresa dalla stampa scandalistica, Isabelle Adjani mantenne un rapporto complicato con i media, e da allora cercò di essere più discreta al di fuori dei set cinematografici.
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