Jorge Martín ha fatto un altro passo verso il titolo MotoGP vincendo la gara sprint di Sepang, estendendo il suo vantaggio in campionato a 29 punti su Pecco Bagnaia. Un Pecco Bagnaia assente al traguardo dopo una caduta costosissima, avvenuta mentre inseguiva il rivale.
Sin dall’inizio del fine settimana sapevamo che la minaccia poteva arrivare dal cielo per il buon andamento di questo Gran Premio, che era già abbastanza teso. Quando, cinque minuti prima dell'inizio della gara sprint, sul circuito di Sepang sono cadute le prime gocce di pioggia, il livello di tensione è salito ancora di più. Poche gocce, ma sufficienti perché la direzione gara autorizzasse il cambio moto mentre i piloti effettuavano il giro di riscaldamento con gomme slick, autorizzazione di cui però nessuno ha approfittato vista la bassissima intensità dell'acquazzone .
Dopo una qualifica memorabile, disputata a ritmo record e con rara intensità da Bagnaia e Martín, i due candidati al titolo si sono piazzati in testa allo schieramento. Quando le luci si sono spente, sono partiti perfettamente, dirigendosi fianco a fianco verso la prima curva, dove lo spagnolo è finalmente entrato per primo. A scapito del fratello, è stato Marc Márquez a risalire al terzo posto, riuscendo a prendere il volante di Bagnaia mentre il resto del gruppo rimaneva subito un passo indietro.
In questo primo giro, un errore di Bagnaia all'uscita della curva 9 ha offerto una manciata di centesimi in più a Martín, ma questo trio è rimasto in quest'ordine, e con tempi quasi identici di 1'57″8 nel secondo giro, notevolmente superiori al resto del campo.
Ma dal terzo round c'è stata una svolta! Pecco Bagnaia, quello che era in testa alla classifica fin dall'inizio del fine settimana, potrebbe aver visto scivolare via il titolo quando la sua ruota anteriore gli è scivolata da sotto, sfiorando una linea bianca. Alla curva 9, che già due giri prima gli aveva causato una manche, l'italiano si è fermato a lungo per fare il punto su quanto aveva appena perso cadendo.
Dei sette round rimanenti, i posteri ricorderanno che Jorge Martín ha eseguito il suo punteggio alla perfezione. Mentre la sua squadra lo invitava a restare concentrato, lo spagnolo ha dimostrato che questa stagione è stata davvero quella della sua maturità come pilota e, per la settima volta quest'anno, ha vinto la medaglia d'oro, e soprattutto i 12 punti che gli permettono questa sera per toccare il titolo.
L'ordine d'arrivo nel quartetto principale è stato deciso molto velocemente e poi mai cambiato. Marc Márquez conferma il secondo posto, risultato del quale sarà sicuramente soddisfatto conoscendo i suoi pochi atomi agganciati a questo circuito. Al contrario, Enea Bastianini, grande vincitore del Gran Premio dello scorso anno, giudicherà molto blando il suo terzo posto, a quasi due secondi dal vincitore.
Dietro Álex Márquez, ben qualificato e rapidamente isolato durante questi dieci giri di gara, è stato Fabio Quartararo a dare spettacolo. Il francese ha saputo sfruttare un fine settimana iniziato subito bene, poi una buona posizione in griglia, per conquistare la top 5, a costo di diversi sorpassi eseguiti alla perfezione. Ha preceduto la Ducati di Franco Morbidelli, poi un terzetto di KTM che hanno lottato duramente. È stato Brad Binder ad avere il vantaggio, davanti a Jack Miller e poi a Pedro Acosta, detentore dell'ultimo punto.
Da segnalare anche l'abbandono di Johann Zarco, fermato da un problema tecnico all'ottavo giro. Quanto ad Andrea Iannone, alla sua prima gara sprint in MotoGP, ha concluso al 19° posto.
La gara principale di questo GP della Malesia si disputerà domenica alla stessa ora, cioè alle 8:00 ora francese, e con la stessa griglia di partenza.