l'essenziale
Ieri sera è scoppiata una sparatoria davanti a un ristorante di Poitiers. Cinque persone sono rimaste ferite, tra cui un minore che è tra la vita e la morte. Ecco cosa sappiamo sulle circostanze della tragedia.
Una sparatoria è scoppiata nella notte tra giovedì e venerdì davanti a un ristorante di Poitiers durante la quale sono rimaste ferite cinque persone, tra cui un minore che è tra la vita e la morte.
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Come si sono svolti i fatti?
I fatti sono avvenuti intorno alle 22,45 di questo giovedì, 31 ottobre, in Place Coimbra, nel quartiere di Couronneries, noto per essere teatro del traffico di droga. Secondo le informazioni di BFMTV, gli spari sono stati sparati da alcune persone a bordo di un'auto, che poi sono fuggite. All'arrivo della polizia, secondo fonti della polizia, negli scontri sarebbero rimaste coinvolte tra le 50 e le 60 persone. La polizia ha poi utilizzato tre lacrimogeni per disperderli. A terra hanno trovato una decina di bossoli calibro 22 e un primo ferito, colpito alla testa.
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Chi sono le vittime?
Il giovane, all'età di 15 anni, è stato ricoverato in ospedale in stato di assoluta emergenza, essendo in pericolo la sua prognosi di vita. Secondo la stessa fonte, altri due adolescenti sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco, uno alla spalla e l'altro alla caviglia, e sono stati curati dai servizi di emergenza. Le ultime due vittime, colpite anche loro, ma in maniera più leggera, si sono presentate direttamente in ospedale.
Qual è il sistema di applicazione della legge?
La calma è tornata sul luogo della tragedia intorno alle 23,30, grazie ai rinforzi della gendarmeria. Nella notte, nello stesso luogo, è poi intervenuta la polizia, dove un individuo risultava trattenuto da una decina di altri. Estratto dalla folla, quest'ultimo è stato ascoltato dagli inquirenti. Secondo la prefettura di Vienne, oggi sono attesi sul posto rinforzi della polizia.
Ieri sera una sparatoria alle Couronneries di Poitiers ha provocato 5 feriti. Sono scoppiate tensioni tra i gruppi che hanno richiesto l'intervento della polizia e della gendarmeria. Il Prefetto è andato lì. Nella giornata di oggi verranno schierati i rinforzi della polizia. pic.twitter.com/ebwVuRBho4
— Prefetto di Vienna (@Prefet86) https://twitter.com/Prefet86/status/1852193561430680038?ref_src=twsrc%5Etfw
Qual è il motivo di questa sparatoria?
Per spiegare i fatti, Cyril Lacombe, pubblico ministero di Poitiers, evoca “tensioni tra gruppi”. Collegando il caso al traffico di droga, il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ha dichiarato, a BFMTV, che “tutto è iniziato con una sparatoria in un ristorante e si è concluso con una rissa tra bande rivali che ha coinvolto diverse centinaia di persone.
Una versione contestata dal sindaco di Poitiers, Léonore Moncond'huy, che ritiene in un comunicato stampa che le cifre fornite dal ministro siano “ben oltre la realtà a priori di quanto accaduto”.
Come reagisce la classe politica?
Quest'ultimo deplora “un nuovo episodio di violenza inaccettabile per il quartiere”. Chiede “la responsabilità di tutti nel mantenere la pace in città” e accoglie con favore “la presenza rafforzata delle forze di sicurezza”.
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Questa sparatoria “è sintomatica della cancrena derivante dall'espansione del narcotraffico” ha reagito Sacha Houlié
La sparatoria seguita alla rissa che ha coinvolto centinaia di persone ieri sera a Poitiers è estremamente grave.
È sintomatico della cancrena derivante dall'espansione del traffico di droga.
Con @E_DupondMavevamo preparato due testi per affrontare questa sfida…
— Sacha Houlie (@SachaHoulie) https://twitter.com/SachaHoulie/status/1852262798924927478?ref_src=twsrc%5Etfw
Infine, Bruno Retailleau stima che ci troviamo “a un punto critico” in termini di traffico di droga. Dovrà recarsi questo venerdì a Rennes, dove un bambino di cinque anni si trova tra la vita e la morte dopo essere stato colpito alla testa sabato scorso nell'ambito di un regolamento di conti legato al traffico di droga.