Ugo Pascolo
17:24, 31 ottobre 2024
Gli ascoltatori di “On marche sur le tête” hanno reagito al teso scambio di battute avvenuto martedì sera tra Eric Ciotti e Patrick Cohen riguardo al rifiuto della SNCF di vedere nelle stazioni i manifesti che pubblicizzano il nuovo libro di Jordan Bardella. Riascoltate l'estratto alle 01.80.20.39.21.
Sono manifesti che non vedremo nelle stazioni “in nome della neutralità”, ma che fanno comunque molto parlare. Martedì sera su France 5, Eric Ciotti e Patrick Cohen hanno discusso in diretta del rifiuto della SNCF di vedere nelle stazioni i manifesti che pubblicizzano il nuovo libro di Jordan Bardella, dopo la protesta di alcuni sindacati ferroviari. Al di là delle argomentazioni delle due parti, sono stati soprattutto i commenti di Patrick Cohen nei confronti di Eric Ciotti a convincere gli ascoltatori“Camminiamo sulle nostre teste.
Durante lo scambio, il giornalista ha mostrato segni di fastidio nei confronti del deputato di Nizza, lanciando frasi del tipo “capisci il francese?” oppure “E se mia nonna andava in bicicletta, andava alle stazioni in bicicletta”. Un atteggiamento che denota una “mancanza di rispetto” nei confronti di Lionel, l'ascoltatore. “Se fossi stato Ciotti me ne sarei andato. Il modo in cui gli hanno parlato è stato intollerabile!”. Opinione condivisa anche da François, anche lui ascoltatore, che dal canto suo sottolinea uno scambio “molto significativo e molto edificante” su cosa sia la “piccola borghesia parigina di superficie”. “Un piccolo bobo-microcultura parigina, poco istruita, che recita un catechismo politicamente corretto”, secondo lui. Deplora anche il “disprezzo sociale”.
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