L’adozione da parte del Parlamento israeliano, a stragrande maggioranza e nonostante le pressioni internazionali, di un testo che vieta le attività sul suo territorio dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) è un nuovo passo nella negazione del popolo palestinese e dei suoi diritti avere uno Stato.
Negando la legittimità dell'UNRWA, lo Stato d'Israele nega di fatto l'esistenza dei profughi palestinesi e quindi le conseguenze dei conflitti che insanguinano questa regione del mondo da ottant'anni. Concretamente si tratta di un'autorizzazione ad espellere i palestinesi da Gerusalemme Est, di un assegno in bianco per la continuazione della colonizzazione in Cisgiordania e di una condanna a morte per fame per gli abitanti di Gaza sopravvissuti ai bombardamenti. Nella Striscia di Gaza sotto il blocco israeliano, due milioni di persone dipendono interamente dagli aiuti umanitari, che affluiscono nell’enclave. Impedendo questo aiuto, cosa che, secondo l'ONU, lo è “insostituibile e indispensabile”, Tel Aviv non può più negare il suo desiderio di pulizia etnica e genocida per ripulire questo territorio.
Con l’adozione di questo testo Israele prende nuovamente di mira anche le Nazioni Unite. Alcune settimane fa, il ministro degli Esteri israeliano ha dichiarato al segretario generale dell’ONU Antonio Guterres di non essere il benvenuto, accusandolo di sostenere “terroristi, stupratori e assassini”. Nel sud del Libano, i soldati della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano, di cui Israele chiede la partenza, sono stati presi di mira direttamente dalle operazioni militari. Netanyahu attacca l’ONU per mostrare al mondo la sua determinazione a liberarsi dalle regole e dalle strutture diplomatiche. Sa di poter contare sulla benevolenza dell'estrema destra internazionale che, da Orban a Milei, passando per la Meloni e l'altra Le Pen, ha temporaneamente anteposto il razzismo all'antisemitismo. Conta finalmente sulla vittoria di Trump entro pochi giorni per poter presentare alla comunità internazionale il fatto compiuto.
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