Lunedì, Microsoft ha tirato fuori le armi spianate, pubblicando un blog accusando Google di finanziare “disonestamente” gruppi che conducono studi presumibilmente distorti per screditare Microsoft e fuorviare le autorità antitrust e il pubblico.
Nel blog, l'avvocato di Microsoft Rima Alaily ha affermato che un gruppo di astroturf chiamato Open Cloud Coalition verrà lanciato questa settimana e sembrerà essere guidato da “una manciata di fornitori di cloud europei”. In realtà, tuttavia, queste aziende più piccole sono state reclutate segretamente da Google, che presumibilmente le paga “per fungere da volto pubblico” e “offuscare” il coinvolgimento di Google, afferma il blog di Microsoft. In cambio, Google probabilmente ha offerto ai fornitori di servizi cloud denaro o sconti per aderire, ha affermato Alaily.
La Open Cloud Coalition è solo una parte di un “modello di campagne oscure” che Google ha finanziato, sia “direttamente che indirettamente”, per confondere le acque dell'antitrust, ha affermato Alaily. L'unico altro esempio citato che Alaily fornisce mentre documenta questo presunto modello è la Coalition for Fair Software Licensing (CFSL) con sede negli Stati Uniti, che secondo Alaily ha attaccato il business del cloud computing di Microsoft negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell'Unione Europea.
Quel gruppo è guidato da Ryan Triplette, che secondo Alaily è “un noto lobbista di Google a Washington, DC, ma l'affiliazione di Google non è rivelata pubblicamente dall'organizzazione”. Una ricerca online conferma che Triplette era in passato una lobbista del Franklin Square Group, che secondo Politico rappresentava Google durante la sua permanenza lì.
Ars non è riuscita a raggiungere immediatamente il CFSL per un commento. Il portavoce di Google ha detto ad Ars che la società “è stata un sostenitore pubblico del CFSL per più di due anni” e “non ha idea di quali prove adduca Microsoft che siamo il principale finanziatore del CFSL”. Se Triplette fosse stato in precedenza un lobbista di Google, ha detto il portavoce, “è una critica strana da fare” poiché è probabile che “tutti nel campo della legge, della politica, ecc.” abbiano “lavorato per Google, Microsoft o Amazon ad un certo punto, in una certa capacità.”