L'IDF ha confermato nella notte (sabato) di aver iniziato gli attacchi in Iran, prendendo di mira obiettivi militari specifici in tutto il paese. Allo stesso tempo, l'IDF valuta costantemente la situazione e in questa fase non vi è alcun cambiamento nelle direttive dell'Home Front Command.
Sabato l'IDF ha confermato di aver lanciato un'operazione contro l'Iran, prendendo di mira obiettivi militari specifici in tutto il paese. Le autorità militari precisano di monitorare costantemente l'evoluzione della situazione, ma precisano che per il momento le istruzioni dell'Home Front Command restano immutate.
L'operazione è supervisionata dal bunker di Kirya (quartier generale militare) dai più alti funzionari del Paese: il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e il comandante dell'aeronautica militare Tomer Bar.
Il gabinetto di sicurezza ha dato il via libera all'operazione previa consultazione telefonica. Una fonte americana ha inoltre confermato che Washington era stata informata dell'attacco prima che fosse lanciato.
A questa operazione hanno partecipato più di cento aerei dell'aeronautica israeliana. A Teheran sono state segnalate cinque esplosioni, mentre i media iraniani hanno riferito della presenza di aerei americani e israeliani nello spazio aereo di Giordania, Iraq e Siria. Secondo il New York Times, esplosioni sono state udite anche nelle città di Isfahan e Mashhad, nonché nella provincia del Kurdistan