“Sarà necessaria una nuova legge sull’immigrazione” nel 2025, in particolare per estendere il periodo di detenzione amministrativa degli stranieri illegali ritenuti pericolosi, ha annunciato domenica la portavoce del governo Maud Bregeon a BFMTV.
Questa legge consentirà “l’estensione della durata della detenzione nei centri di detenzione amministrativa”, ha precisato, una delle strade previste è quella di aumentare la durata massima da 90 a 210 giorni.
Ma “non evitiamo di pensare ad altre disposizioni”, ha aggiunto Maud Bregeon, ritenendo che “non dovrebbero esserci tabù quando si tratta di proteggere i francesi”.
L’esecutivo vuole che questo testo arrivi al Parlamento “all’inizio del 2025”.
La precedente legge in materia, promulgata il 26 gennaio 2024, è stata oggetto di dibattiti molto tesi sia in Parlamento che all’interno dell’ex maggioranza presidenziale. E il campo macronista è riuscito a far votare il testo grazie all’astensione dei deputati del Raggruppamento Nazionale.
Numerose misure richieste da Les Républicains erano state censurate dal Consiglio costituzionale.
Per il nuovo disegno di legge “discuteremo con tutti i gruppi parlamentari”, ha dichiarato Maud Bregeon.
“Non cercheremo l’appoggio del Raggruppamento Nazionale”, ha assicurato mentre Marine Le Pen, leader dei deputati del RN, ha fatto dell’assenza di una nuova legge sull’immigrazione una “linea rossa” che potrebbe innescare la censura del governo.
Alla fine di settembre i deputati del gruppo di destra repubblicana di Laurent Wauquiez hanno presentato un progetto di legge volto a prolungare il periodo di detenzione dei clandestini pericolosi dopo l’omicidio a Parigi di una giovane studentessa filippina.
Anche il ministro degli Interni, molto conservatore, Bruno Retailleau, difende questa posizione. “Ho sentito molte caricature contro di lui, non si scuserà per avere delle idee”, ha detto Maud Bregeon.
■
