– Cammina nell’ombra, su un malinteso
La morte di Michel Blanc è anche quella di queste repliche cult, modello di una certa disattenzione.
Pubblicato: 04.10.2024, 12:36
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Per questa generazione una stella “del suo tempo” che scompare è come una piccola morte. Perché ci avvicina necessariamente al nostro. E che le loro canzoni, le loro battute, i loro messaggi sono quelli che ci hanno accompagnato a crescere meglio.
Quindi sì, dobbiamo celebrare la sensibilità e i difetti di Michel Blanc che ha saputo evolvere la sua carriera da clown un po’ bello a progetti più personali. Era più un eccellente attore che un buon regista. Ma è per il suo lato più “popolare” che oggi lo piangiamo. Era uno di quelli che incarnavano qualcosa di totalmente unificante. L’attore era fondamentalmente di quel calibro.
Quello che ricordiamo subito è il suo “Non sappiamo, a causa di un malinteso, potrebbe funzionare” in “Les bronzés sont du ski”, anche se evidentemente non è il dialogo più raffinato della sua carriera. Idem quando Denis, sotto influsso erbaceo in “Marche à l’ombre”, viene “attaccato dalle volpi” o dichiara “Ho difficoltà a parlare perché mi stanno crescendo i denti”. Quando Jean-Claude Dusse urla un pastiche di “Etoile des neiges” su una seggiovia ferma, non gli farà guadagnare un César (vincerà il miglior ruolo non protagonista in “The State Exercise” nel 2012).
Ma queste scene cultche abbiamo visto e rivisto decine di volte, che ripetiamo tra amici o colleghi anche se tutti li conoscono a memoria, fanno parte del nostro DNA. Sono il cemento popolare della nostra cultura comune, di una certa spensieratezza. Ci fanno ridere al di là delle nostre differenze. E ridere insieme è vivere insieme.
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