Giustizia minorile, carceri… Come Barnier non reinventa il Ministero della Giustizia – Libération

Giustizia minorile, carceri… Come Barnier non reinventa il Ministero della Giustizia – Libération
Giustizia minorile, carceri… Come Barnier non reinventa il Ministero della Giustizia – Libération
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Discorso di politica generale

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Davanti all’Assemblea, il Primo Ministro ha ampiamente riciclato le proposte della destra e dell’estrema destra, ignorando il discorso più moderato del suo ministro della Giustizia, Didier Migaud.

Non sorprende che, sul fronte della giustizia, Michel Barnier ricicli (di nuovo) le proposte, anche le aberrazioni, della destra e dell’estrema destra. Per riparare l’istituzione giudiziaria indebolita da anni di scarsità, anche se rinvigorita da un aumento di quasi il 60% delle sue risorse nel corso dei due mandati quinquennali di Emmanuel Macron, il nuovo capo del governo si limita alla repressione. Tra le sue priorità: le comparizioni immediate per i minorenni sopra i 16 anni, misura già acclamata qualche mese prima dal suo predecessore, Gabriel Attal, di fronte al susseguirsi di tragiche notizie che coinvolgono adolescenti.

Tuttavia, la misura è stata scartata durante i dibattiti sulla riforma della giustizia penale minorile, entrata in vigore nel settembre 2021. E per una buona ragione: non possiamo giudicare un minore come un adulto, hanno già avvertito molti attori del settore. L’autonomia del diritto penale dei minori, grazie alla quale beneficiano di una procedura più protettiva e di una giurisdizione specializzata, è garantita dalla Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo del 1989. Michel Barnier potrebbe voler continuare “riflessione sulle attenuanti della scusa della minoranza”, la Costituzione rischia molto presto di essere compromessa

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