Si moltiplicano le voci che denunciano l’atteggiamento delle autorità togolesi dopo l’aggressione subita dal deputato senegalese Guy Marius Sagna. È rimasto ferito durante un incontro con i leader dell’opposizione a Lomé, presso la sede del partito politico CDPA.
Secondo le informazioni raccolte, l’incontro, tenutosi domenica nella capitale togolese, è stato violentemente interrotto da un gruppo di “miliziani” che hanno fatto irruzione provocando numerosi feriti, tra cui il deputato senegalese. Sagna, presente a Lomé nell’ambito di una sessione trasferita del Parlamento dell’ECOWAS, ha partecipato a questo incontro con esponenti dell’opposizione togolese.
In un video dove lo vediamo a torso nudo, circondato dai giornalisti, il parlamentare senegalese ha denunciato con fermezza l’insicurezza che regna nel Paese. Lui ha sottolineato che se un deputato che gode dell’immunità parlamentare, non solo del Senegal ma anche dell’ECOWAS, potesse essere attaccato in questo modo, la situazione dei comuni cittadini togolesi sarebbe ancora più precaria. “Ciò che dobbiamo ricordare è che nessun togolese è al sicuro”, ha detto Guy Marius Sagna. “Non hanno esitato nemmeno a picchiare la deputata Brigitte Adjamagbo-Johnson, che ha l’età della loro madre”, si sorprende.
Da parte sua, anche Brigitte Kafui Adjamagbo-Johnson, deputata e segretaria generale del CDPA, ha espresso la sua indignazione. Secondo lei, un distaccamento della Gendarmeria Nazionale, sebbene presente per garantire la sicurezza dell’evento, è rimasto passivo durante l’attacco. È stato solo dopo le violenze e le distruzioni, compresi i veicoli danneggiati e i telefoni rubati, che la polizia, secondo quanto riferito, ha lasciato la scena.
“Non pensavo che il nostro Paese, il Togo, fosse ancora lì”, ha lamentato la signora Adjamagbo-Johnson, riferendosi al fatto che l’incontro, inizialmente previsto in una sala parrocchiale, ha dovuto essere spostato sotto la pressione delle autorità.
Nonostante questi incidenti, Brigitte Adjamagbo-Johnson, la prima donna a candidarsi alle elezioni presidenziali in Togo, rimane determinata. “Il Togo cambierà e saremo noi a cambiarlo. Siamo pronti a pagare il prezzo”, ha detto con convinzione.