Aspetto ecologico –
Resisteremo ai delinquenti digitali?
Una riflessione di Paolo Bernasconi, Dott. il diritto Questo
Cronico Pubblicato oggi alle 7:17
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L’individuo è solo di fronte al potere delle dittature e dell’onnipotente partito imprenditoriale incarnato dal duo Trump-Musk e dai principi della grande tecnologia. Adesso è il momento di resistere. Anche il Consiglio federale, nel suo rapporto pubblicato il 14 giugno 2024, aveva descritto diligentemente i dark pattern, ovvero i metodi per ingannare gli utenti di Internet: pubblicità mascherata, costi nascosti, impossibilità di confrontare i prezzi, conti con conto alla rovescia, trappole per scarafaggi, molestie , acquisti a sorpresa, senso di colpa, gamification, ecc.
Il rapporto aveva ben descritto le modalità e le caratteristiche delle interfacce truccate a seconda del tipo di piattaforma, basate sullo sfruttamento delle conoscenze provenienti dalla psicologia comportamentale. Qual è la reazione del governo svizzero al selvaggio west digitale? Non fare nulla. Non siamo sorpresi.
Nell’influenzare i mercati il Consiglio federale privilegia la libertà incondizionata degli attori economici. Resta il vuoto giuridico. Ma in Svizzera la Costituzione regna ancora, soprattutto quando si tratta della protezione dei più vulnerabili, i bambini e i giovani che “hanno diritto a una tutela speciale della loro integrità e alla promozione del loro sviluppo” (art. 11).
Nessuno dubita che le vittime preferite dei ladri digitali siano i giovani e i minori, la cui vulnerabilità è più facile da ingannare, come hanno già dimostrato innumerevoli ricerche e articoli scientifici. Il popolo svizzero aveva già espresso preoccupazione al punto da accettare, il 13 febbraio 2022, l’iniziativa popolare per la protezione dei bambini e dei giovani riguardo alla pubblicità delle sigarette.
È ancora la Costituzione a imporre la tutela della popolazione riguardo all’alcol (art. 105), così come rispetto al gioco d’azzardo (art. 106), ma il Parlamento, nonostante la passività del Consiglio federale, dispone anche di strumenti di tutela, tra cui la normativa contro la concorrenza sleale, quella sulla protezione dei dati e quella a tutela dei consumatori. Basterebbe ispirarsi alle recenti iniziative per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, tra cui in particolare la convenzione adottata dal Consiglio d’Europa il 17 maggio 2024, nonché, a livello di Unione Europea, l’Artificial Intelligence Act, in vigore dal 1 agosto 2024.
La vulnerabilità dei bambini e dei giovani porta tutte le autorità amministrative e giudiziarie a sottoporre ogni decisione al miglior interesse della protezione dei minori. È giunto il momento che norme minime possano prevenire il danno psicosociale causato dalla tecnologia persuasiva. Non possiamo aspettarci l’autoregolamentazione da parte dei delinquenti digitali. Per resistere ai colossi della tecnologia, la Commissione europea ha avviato procedure contro Meta e TikTok per l’insufficiente protezione dei bambini.
Il Surgeon General degli Stati Uniti ha promosso avvisi sulle piattaforme digitali simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette. Il programma di sostegno educativo dell’Unione Europea chiamato “Klicksafe” lancia campagne di sensibilizzazione per genitori, insegnanti e utenti.
È urgentemente necessario un quadro giuridico svizzero, prima che i delinquenti digitali inizino a esercitare pressioni dilaganti anche a Palazzo federale.
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