DayFR Italian

tra tradizione e modernità” in Casablanca – Oggi Marocco

-

La Fondazione Al Mada in collaborazione con Art First Galerie organizza “Fatna Gbouri: tra tradizione e modernità”. Questa mostra, in programma fino al 31 marzo 2025 alla Villa des arts di Casablanca, mette in luce tutta la ricchezza del patrimonio marocchino attraverso scene di vita che celebrano l’autentico Marocco e la sua modernità.

Dopo essere state esposte nel 2023-2024 al Musée des confluences-Dar El Bacha Marrakech, le principali opere dell’artista Fatna Gbouri (Collezione privata: 1982-1990), saranno presentate per la prima volta al pubblico dal 21 gennaio a marzo 31 2025 alla Villa des arts di Casablanca. Si sono riuniti attorno alla mostra intitolata “Fatna Gbouri: tra tradizione e modernità”.
Organizzata dalla Fondazione Al Mada in collaborazione con Art First Galerie, questa mostra mette in risalto la ricchezza del patrimonio marocchino attraverso scene di vita che celebrano l’autentico Marocco e la sua modernità. Va detto che Fatna Gbouri è nata nel 1924 a Tnine Gharbia (provincia di Safi), ha iniziato a dipingere nel 1982 all’età di 58 anni. Come Chaibia Talal, Fatna Gbouri è una delle pioniere della pittura marocchina.
Questa mostra mette in luce il periodo che va dal 1982 al 1990 durante il quale Fatna Gbouri prende coscienza del suo talento ed entra a far parte del singolare movimento artistico, chiamato anche Postbrut, o arte autodidatta. Olivier Rachet, autore del testo introduttivo del catalogo della mostra, precisa: “La sua linea è spontanea, vicina in questo modo all’art brut, e sembra avere la vocazione di condividere la meraviglia di tutti i sensi”. E aggiunge: “Fatna Gbouri trascina il tuo sguardo contemplativo in un universo tradizionale staccato dai luoghi, lasciando spazio solo alle scene che ha scelto con cura, tra cui scene rurali di matrimoni, nascite, celebrazioni e molto altro ancora, che ha saputo riprodurre osservare e sperimentare nella sua vita quotidiana. L’artista ha cura di sorprendere con una scelta di colori eclettici e vivaci senza snaturare la bellezza degli istanti immortalati.
Le opere del periodo dal 1982 al 1990 rappresentano allo stesso tempo modernità, tradizione e autenticità. Prosegue Rachet: “I colori cantano sulla tela, e la predilezione per i toni primari collocati in tinte piatte compone una partitura grafica di cui percepiamo anche gli echi”. Selma Naguib, curatrice della mostra, osserva che “il lavoro di Fatna Gbouri, dell’ordine del senza tempo, trascende le generazioni. È un’artista pioniera che è riuscita a segnare il suo tempo attraverso la sua intelligenza e il suo spirito autentico e all’avanguardia”.

Marocco

Related News :