Sebbene questo scambio di dati possa essere visto come un’indicazione di una potenziale acquisizione del sistema Hermes 900 da parte del Marocco, finora non è stata data alcuna conferma ufficiale. Tuttavia, questo evento si verifica in un contesto in cui le relazioni diplomatiche e militari tra la Francia e i suoi partner mediterranei, in particolare Marocco ed Egitto, sono al centro delle discussioni strategiche sulla sorveglianza delle aree marittime sensibili.
Immagini trapelate di recente hanno catturato un sofisticato scambio di dati tra un drone Hermes 900 (versione navale) e una nave da guerra FREMM (forse la fregata Mohammed VI, in servizio con la Marina reale marocchina). Questa operazione, avvenuta durante una missione di guerra antisommergibile (ASW), alimenta crescenti speculazioni su una possibile acquisizione da parte del Marocco di questa tecnologia all’avanguardia, che è attualmente in servizio con altre forze, in particolare l’Egitto.
L’Hermes 900, prodotto dal produttore israeliano Elbit Systems, è un drone di sorveglianza ad alte prestazioni, riconosciuto per le sue eccezionali capacità nella raccolta di informazioni, nella ricognizione in tempo reale e nel tracciamento di bersagli a lungo raggio utilizzando sensori avanzati. Viene utilizzato da diverse nazioni per rafforzare la propria posizione strategica e di difesa, in particolare in termini di sorveglianza marittima e rilevamento di minacce sottomarine.
Durante questa missione congiunta, il drone Hermes 900 e la fregata Mohammed VI, una nave versatile e ad alte prestazioni progettata per svolgere missioni di difesa marittima, hanno effettuato trasmissioni di informazioni in tempo reale. Questi scambi, sebbene non dettagliati, suggeriscono una cooperazione tecnologica di alto livello tra il drone e la nave, evidenziando la capacità della Marina reale marocchina di implementare sistemi di rilevamento e comunicazione di alto calibro.
Il Marocco, che beneficia di una stretta collaborazione con diverse potenze militari, potrebbe quindi prendere in considerazione l’acquisizione dell’Hermes 900, un sistema che completerebbe i suoi sforzi per arricchire le sue capacità di difesa e sorveglianza marittima. Questa cooperazione tecnica con attori internazionali come Tel Aviv dimostra anche una continua modernizzazione delle sue forze armate, in un contesto geopolitico in cui la sicurezza marittima nel Mediterraneo e nell’Atlantico è una questione strategica sempre più cruciale.
Esperti militari ritengono che questa nuova acquisizione potrebbe segnare un punto di svolta per la Marina reale marocchina, in particolare per la sua capacità di individuare e neutralizzare le minacce sottomarine. Anche se le autorità marocchine non hanno confermato questa acquisizione, questa missione congiunta suggerisce che le discussioni sull’acquisto di tecnologie all’avanguardia come l’Hermes 900 sono ben avviate, il che sottolineerebbe il desiderio di Rabat di affermare la sua autonomia strategica e le sue capacità militari in questo periodo di crisi. crescenti tensioni nella regione.
Interessi dal 2022
Il Vice Ammiraglio, Ispettore della Marina reale marocchina Mostafa El Alami, ha espresso grande interesse per la configurazione marittima avanzata dell’Hermes 900 durante l’esposizione internazionale Euronaval 2022, tenutasi nell’ottobre 2022. Euronaval è una delle più grandi fiere mondiali dedicate alla difesa navale e marittima dove vengono presentate le ultime innovazioni tecnologiche in questo settore. Questo evento ha riunito i principali attori del settore navale e della difesa.
C’erano anche segnali che la Marina reale marocchina stesse valutando l’acquisizione di droni navali per missioni di pattugliamento marittimo (MPA), raccolta di informazioni e guerra antisommergibile (ASW), informazioni in attesa di conferma ufficiale.
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