Ha promesso di agire “con una velocità e una forza senza precedenti” per porre fine al “declino” dell’America: lunedì Donald Trump sarà insediato come presidente degli Stati Uniti, per la seconda volta.
Precisamente a mezzogiorno, ora di Washington (le 16 in Svizzera), Trump inizierà il suo secondo mandato, succedendo al democratico Joe Biden. Diventerà anche, a 78 anni, il più anziano capo di stato americano mai insediato. Il che non manca di piccante, se ricordiamo i rimproveri di Trump a Biden riguardo alla sua età…
Proteggere la Costituzione… davvero?
Con una mano appoggiata su una Bibbia ereditata dalla madre, giurerà per la seconda volta di “proteggere la Costituzione” sotto la cupola del Campidoglio… la stessa dove il 6 gennaio 2021 i suoi sostenitori, infuriati da Trump, aveva tentato di impedire al Congresso di certificare la vittoria del presidente democratico uscente.
La cerimonia solitamente si svolge all’aperto, ma il protocollo è stato interrotto a causa di un’ondata di freddo.
Né i procedimenti penali – uno dei quali gli è valso una condanna storica – né l’incredibile violenza della sua retorica elettorale hanno scoraggiato gli elettori. Donald Trump ha vinto nettamente il 5 novembre contro la vicepresidente democratica Kamala Harris.
Da lunedì ha promesso una marea di decreti, in particolare per arginare quella che definisce una “invasione” di migranti privi di documenti.
La follia transgender
Il miliardario repubblicano, che ha appena lanciato una criptovaluta che potrebbe far salire alle stelle la sua fortuna personale, vuole anche affrontare la “follia transgender” e i programmi di sensibilizzazione sul razzismo scolastico.
Dovrebbe annunciare la grazia per gli aggressori del Campidoglio condannati dopo il 6 gennaio 2021, revocare le misure di protezione ambientale per incrementare la produzione di petrolio e aumentare i dazi doganali.
Vuole vendetta
A lungo termine vuole porre fine al conflitto in Ucraina, “vendicarsi” sui suoi avversari politici, “raddrizzare” la stampa e ridurre massicciamente la spesa pubblica – in questo gli verrà consigliato dall’imprenditore multimiliardario Elon Musk, una figura essenziale. del nuovo potere.
“Domani a mezzogiorno calerà il sipario su quattro lunghi anni di declino americano”, ha assicurato domenica ai suoi sostenitori, riuniti per un incontro finale a Washington.
La sua prima elezione causò scalpore nel paese e nel mondo.
Il suo ritorno avviene in una forma di rassegnazione, senza manifestazioni di massa. Le cancellerie dei paesi alleati cercano, salvo rare eccezioni, di fare bella figura di fronte a questo presidente americano che parla apertamente di annessione del Canada.
L’umiliazione di Biden
Dopo aver assistito a una funzione religiosa in una chiesa molto vicina alla Casa Bianca, Donald Trump sarà ricevuto dal presidente democratico uscente, come è consuetudine, per un tè.
Joe Biden, che conclude mezzo secolo di vita politica con un’umiliazione globale, ha orchestrato una transizione di scrupolosa civiltà.
Donald Trump, infuriato per una sconfitta mai riconosciuta, al contrario ha sbattuto con furia la porta della Casa Bianca quattro anni fa, senza presenziare all’inaugurazione del suo successore.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il vicepresidente cinese Han Zheng e multimiliardari della tecnologia. Gli ex presidenti Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama siederanno accanto a leader e personalità di estrema destra.
L’ultimo trimestre, qualunque cosa accada
Il sistema di sicurezza sarà eccezionale, dopo i due attentati contro il repubblicano quest’estate: 48 chilometri di alte barriere e 25.000 agenti di polizia dispiegati.
Dopo il discorso d’insediamento, il nuovo presidente parteciperà alla tradizionale sfilata, che si svolgerà anche al chiuso, in una sala da spettacolo della capitale americana. La giornata si concluderà con i balli.
L’ex promotore immobiliare e conduttore di reality ha una maggioranza ristretta al Congresso. La Corte Suprema è ancorata a destra. Ha scelto i suoi ministri e consiglieri avendo come criterio principale la lealtà. La sua influenza sul suo partito è immensa.
Ma lunedì inizia anche la sua uscita di scena Donald Trump, all’apice del suo potere politico.
In questo paese in perenne campagna che sono gli Stati Uniti, deve rassegnarsi a non candidarsi mai più, visto che la Costituzione gli vieta di avere più di due mandati.
(afp)
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