Il Presidente della Repubblica ha ricevuto giovedì i membri della Conferenza Episcopale nel corso di un’udienza caratterizzata da scambi costruttivi e improntati alla spiritualità. I vescovi, guidati da monsignor Benjamin Ndiaye, arcivescovo di Dakar, hanno affrontato diversi temi di interesse nazionale ed ecclesiastico.
La Conferenza Episcopale ha approfittato di questa udienza per esporre preoccupazioni sociali e religiose. Tra i temi discussi, ha attirato l’attenzione l’evoluzione del dossier relativo all’unità universitaria di Ziguinchor, prevista a Coubalan.
“Sembra che oggi ci siano segnali di soluzione e vorremmo essere sostenuti in questa direzione”, ha detto l’arcivescovo.
I vescovi hanno discusso anche della prossima assemblea generale dei vescovi dell’Africa occidentale, prevista in Senegal il prossimo maggio. “Questo evento potrebbe realizzarsi se riceveremo il sostegno necessario”, ha sottolineato monsignor Ndiaye.
Monsignor Benjamin Ndiaye ha presentato al Presidente i suoi auguri per il nuovo anno. “Gli abbiamo augurato un felice anno nuovo, evocando la benedizione del Signore sul suo ministero al servizio del popolo senegalese. Questi auguri sono estesi al suo governo, ai suoi collaboratori, così come alla sua famiglia”, ha dichiarato.
In una dimensione più spirituale, l’udienza ci ha permesso di discutere di un Anno Santo programmato per il 2025 dalla Chiesa universale, segnato dalla chiamata al pellegrinaggio a Roma. “Se alcuni non potranno recarsi a Roma, verranno organizzati pellegrinaggi locali per celebrare questo anno speciale”, ha aggiunto l’arcivescovo.
M. DIOP
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