Giovedì gli elettori di Vanuatu voteranno per le elezioni legislative anticipate, un nuovo episodio di instabilità politica ricorrente in questo paese del Pacifico che si sta appena riprendendo da un terremoto mortale.
Un terremoto di magnitudo 7,3 ha scosso Vanuatu il 17 dicembre, distruggendo strade, facendo crollare edifici a Port Vila, la capitale, e uccidendo almeno 14 persone.
“L’instabilità non aiuterà Vanuatu in questo momento, soprattutto dopo questo terremoto. L’intera nazione è stata colpita dal terremoto”, ha detto all’AFP il candidato di Port Vila Mike Esrom Kaun.
Per decenni Vanuatu è stata afflitta dall’instabilità politica. Il Paese ha cambiato primo ministro 20 volte tra il 1991 e il 2017 e nel 2023 ha avuto nuovamente tre capi di governo in un mese.
Questa volta il Parlamento, diviso in diversi gruppi che richiedevano la formazione di una coalizione, è stato sciolto a novembre quando i deputati avevano deciso di lanciare una mozione di censura per rovesciare il primo ministro Charlot Salwai.
Alcuni temono che questa continua instabilità possa distrarre dai disastri naturali, dall’economia vacillante e dalla minaccia delle conseguenze del riscaldamento globale.
Vanuatu, che conta circa 320.000 abitanti, si trova sull’Anello di Fuoco del Pacifico, dove i terremoti sono frequenti. Secondo il Global Risks Report annuale, è classificato tra i paesi più vulnerabili ai disastri naturali come terremoti, danni provocati da tempeste, inondazioni e tsunami.
“Le elezioni rappresentano ancora una distrazione dalle priorità di sviluppo”, insiste Riley Duke, un esperto del Pacifico presso il think tank Lowy Institute in Australia.
“Vanuatu è un paese in via di sviluppo che si trova ad affrontare sfide enormi. Gli indicatori chiave, come il reddito, la salute e l’istruzione, sono diminuiti negli ultimi anni”, ha detto all’AFP.
I seggi elettorali chiuderanno alle 16:30 ora locale (6:30 in Svizzera).
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