Addio MLA, viva Primary RGB Tandem di LG Display, la nuova generazione di schermi OLED a quattro strati

Durante il nostro soggiorno a Las Vegas per coprire lo spettacolo del CES 2025, siamo stati invitati a partecipare ad una presentazione cosiddetta “tecnica” dei nuovi televisori del marchio LG. Questo dovrebbe permetterci non solo di vedere gli ultimi modelli di TV prodotti dall’azienda sudcoreana, ma anche di scoprire di più sulla tecnologia dell’ultima generazione di pannelli OLED sviluppata da LG Display.

Tuttavia, durante questa presentazione, non ci è stata fornita alcuna informazione. Non l’ombra di una spiegazione né la visione di uno schema che dettaglia la nuova composizione dei pannelli LG Display. I responsabili sul posto si sono limitati a dirci che la tecnologia MLA (Micro Lens Array) non c’era più e a chiederci di aspettare ancora un po’ per saperne di più…

Una composizione finalmente rivelata da Panasonic

Finalmente, qualche giorno dopo, grazie ad uno dei suoi clienti: Panasonic, abbiamo potuto conoscere meglio l’esatta composizione dei nuovi pannelli OLED sviluppati da LG Display. Infatti, durante la presentazione dei suoi nuovi televisori OLED della serie Z95B, il marchio giapponese ha svelato uno schema esplicativo sulla nuova tecnologia dei pannelli OLED 2025, quindi senza filtro MLA (con i suoi miliardi di microlenti), nonostante un processo utilizzato sui due generazioni precedenti consentendo di ottimizzare la luminosità dei televisori OLED basati su un pannello LG Display, tra cui ad esempio i televisori LG G3, LG G4, Panasonic Z95A, Philips OLED909.

Non più 3 strati, ma 4 strati sui nuovi pannelli OLED

Oggi è finalmente LG Display ad uscire dal suo silenzio e a comunicare qualche dettaglio in più su questa nuova struttura per i pannelli OLED. Battezzato « Tandem RGB primario » di LG Display, vuole segnare un’evoluzione significativa rispetto ai precedenti pannelli OLED.

Infatti, a differenza dell’architettura precedente che utilizzava uno strato rosso/verde/giallo tra due strati blu, questa quarta generazione integra strati indipendenti: uno rosso, uno verde e due blu. Questa configurazione aumenta la luminosità del 33% rispetto alla generazione precedente, secondo l’azienda.

Le prestazioni annunciate sono notevoli con una luminosità massima di 4000 cd/m² in bianco e 2100 cd/m² per i colori, un miglioramento del 40% nella luminosità colorimetrica. L’efficienza energetica non viene tralasciata visto che il consumo diminuisce del 20% su un pannello da 65 pollici, sempre secondo LG Display.

Attenzione, questi dati vanno presi con le pinze e non mancheremo di verificarli e soprattutto di confrontarli durante le nostre misurazioni non appena potremo effettuare i primi test dei televisori, probabilmente sui modelli LG. I televisori Panasonic che utilizzeranno lo stesso pannello, quelli della serie Z95B, arriveranno ben dopo i televisori LG, promessi per marzo/aprile mentre quelli della marca giapponese non dovrebbero essere disponibili prima dell’estate.

Detto questo, ci aspettiamo misurazioni di circa 2000 cd/m² in modalità Filmmaker su questi televisori OLED 2025 con un modello di prova al 10% dell’area dello schermo. Inoltre, anche la luminosità a schermo intero dovrebbe aumentare in modo significativo, forse superando i 300 cd/m², mentre raggiunge meno di 260 cd/m², in particolare per l’LG G4 e il Philips OLED909, ad esempio.

Questa nuova struttura permette ad LG di competere con la tecnologia QD-OLED di Samsung, che annuncia anche una luminosità di 4000 cd/m² per la sua nuova generazione.

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Una tecnologia già adottata da diversi produttori

Questo nuovo pannello equipaggia quindi già i televisori LG G5 e M5 di fascia alta, oltre al Panasonic Z95B presentato al CES 2025. LG Display prevede la produzione in diagonali che vanno da 48 a 83 pollici. Inoltre, sappiate che la tecnologia verrà gradualmente implementata anche sui monitor da gaming del brand.

Inoltre, per migliorare le prestazioni in ambienti luminosi, LG Display ha sviluppato una pellicola antiriflesso ad alte prestazioni che blocca il 99% dei riflessi interni ed esterni. Questa innovazione permette di preservare la qualità dei neri anche in una stanza molto illuminata (500 lux).

Un guadagno in luminosità, ma anche per una maggiore copertura del colore

L’abbandono della tecnologia MLA (Micro Lens Array) dopo soli due anni di utilizzo segna un punto di svolta nella strategia di LG Display. Questo nuovo approccio a quattro strati sembra più efficiente e probabilmente meno costoso da produrre. Oltre al guadagno in luminosità, questo sviluppo tecnologico è accompagnato da un miglioramento della purezza del colore, con una copertura dello spazio colore DCI-P3 che aumenta dal 98,5% al ​​99,5%, secondo l’azienda.

Anche in questo caso, ciò dovrebbe consentire ai televisori OLED di LG, Panasonic e Philips di offrire misurazioni simili a quelle osservate sui modelli di televisori che incorporano un pannello QD-OLED (99,76% per il Samsung S95D o 99,93% per il Sony A95L secondo le nostre misurazioni).

Non vedo l’ora di poter testare questi nuovi televisori che promettono grandi sviluppi rispetto alle generazioni precedenti.