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La gioia mista all’angoscia degli abitanti di Gaza di fronte all’imminente tregua

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Pubblicato il 16 gennaio 2025 alle 11:03. / Modificato il 16 gennaio 2025 alle 11:37.

3 minuti lettura

Dopo più di quindici mesi di stallo in una guerra devastante che ha ucciso più di 46.700 palestinesi e diverse dozzine di ostaggi, un accordo in tre fasi che prevede una tregua a partire da domenica, il rilascio di 33 ostaggi israeliani in cambio di un migliaio di prigionieri palestinesi, e un aumento degli aiuti umanitari, è stato annunciato mercoledì sera dal Qatar e dagli Stati Uniti. Mentre il governo israeliano deve ancora dare il via libera al testo in giornata, a Gaza gioia e sollievo hanno lasciato il posto alle paure. “I miei sentimenti sono contrastanti: sono sia felice che triste”, spiega Shrouq Aila tramite WhatsApp. Originaria di Gaza City, è rifugiata a Deir el-Balah da molti mesi. La giovane madre intende tornare al più presto nel nord di Gaza con la figlia di 2 anni, come previsto dal cessate il fuoco. “La mia casa è distrutta e probabilmente lo è anche la tomba di mio marito Roshdi, ucciso all’inizio della guerra. La prospettiva di vederlo con i miei occhi, di rendermi conto di aver perso tutto, mi terrorizza”, confida.

Leggi anche: Tregua a Gaza: il ritorno degli sfollati, un grattacapo logistico e una questione molto politica

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