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Una giornata militare obbligatoria per le donne

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«Il Consiglio federale vuole rendere obbligatoria la giornata informativa per le donne svizzere. Durante questa giornata, già imposta ai giovani uomini, le giovani donne avranno una panoramica delle possibilità e delle opportunità offerte loro dall’esercito e dalla protezione civile.

Nella sua prima seduta del 2025, il Consiglio federale ha dato il via libera a un progetto del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), guidato da Viola Amherd, che mira a obbligare ogni donna svizzera a partecipare a una giornata informativa . Il Parlamento aveva già accettato l’idea nel 2022 in un postulato.

“Questo approccio favorirà le pari opportunità”, scrive oggi il Consiglio federale, “fiduciosi che sempre più donne decideranno di prestare servizio volontario ricevendo tutte le informazioni necessarie”. Ma questo si potrà fare solo modificando la Costituzione, quindi necessariamente attraverso un voto popolare.

Nel contesto generale dell’esercito, il Consiglio federale ritiene che siano necessarie misure per aumentare l’organico dell’esercito e della protezione civile. A questo punto, sono sul tavolo due opzioni di sviluppo a lungo termine: “l’obbligo di servire sicuro e l’obbligo di servire basato sui bisogni”.

L’opzione “obbligo di servizio di sicurezza” riguarderebbe “i cittadini svizzeri di sesso maschile, come avviene già oggi”. Presteranno il servizio nell’esercito o nella protezione contro le catastrofi, una nuova organizzazione che risulterebbe «dalla fusione della protezione civile e del servizio pubblico e posta sotto la giurisdizione dei Cantoni».

Nell’opzione “obbligo di servizio in base al bisogno”, l’obbligo si estenderebbe alle donne svizzere “nella misura in cui la loro partecipazione sarebbe necessaria per rifornire l’esercito o la protezione civile. Il servizio civile rimarrebbe invariato.

Le due opzioni, scrive il Consiglio federale, “potrebbero risolvere a lungo termine i problemi di personale nell’esercito e nella protezione civile.

Secondo il rapporto del DDPS, ciascuna delle due opzioni richiederebbe un investimento stimato in circa 900 milioni di franchi per le infrastrutture abitative e di formazione. In entrambi i casi anche i costi annuali per Confederazione e Cantoni aumenterebbero di circa 900 milioni di franchi.

Ricordiamo che l’obbligo di una giornata di servizio per le donne era già stato difeso da Guy Parmelin nel 2017, quando era a capo del DDPS. Ma il suo progetto non si è concretizzato.

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