(Agence Ecofin) – Il gap di copertura costituisce uno dei principali ostacoli all’adozione dei servizi di telecomunicazioni nella RDC dove il tasso di penetrazione della telefonia mobile è del 62%. La GSMA stima che circa il 25% della popolazione del Paese non disponga di alcuna copertura mobile, compresa la 2G.
Le società di telecomunicazioni Orange e Vodacom hanno annunciato martedì 14 gennaio la creazione di una joint venture per migliorare la copertura della rete mobile nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). La joint venture costruirà 2.000 stazioni base ad energia solare in aree rurali remote e scarsamente popolate in tutto il paese in sei anni. Le torri delle telecomunicazioni saranno dotate delle tecnologie 2G e 4G e saranno destinate a 19 milioni di persone.
Secondo i termini della partnership, Vodacom e Orange condivideranno l’infrastruttura attiva e passiva di proprietà della joint venture come Anchor Tenant per un periodo iniziale di 20 anni. Inoltre, la joint venture metterà la propria infrastruttura passiva a disposizione di qualsiasi operatore mobile interessato, ove tecnicamente fattibile.
Questa iniziativa si inserisce in un contesto in cui “Lo sviluppo e il funzionamento delle reti nelle regioni remote della RDC costituiscono una sfida importante”. Secondo l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), le reti 2G, 3G e 4G coprono rispettivamente il 75%, 55% e 45% della popolazione congolese stimata in 102,3 milioni dalla Banca Mondiale nel 2023. Inoltre, il tasso di penetrazione della telefonia mobile è stato 62% nel 2° trimestre 2024, rispetto al 32,3% per Internet mobile e al 25,7% per i servizi finanziari mobili, secondo l’Autorità di regolamentazione delle poste e delle telecomunicazioni (ARPTC).
La condivisione degli investimenti, per la quale Vodacom e Orange optano, dovrebbe consentire di ridurre i costi. La Global Association of Telephone Operators (GSMA) stima che l’estensione della copertura nelle aree ancora non servite della RDC richieda un numero crescente di siti. “Il passaggio dal 75% all’80% della copertura della popolazione nel Paese richiede circa 150 nuovi siti. Per passare dal 90% al 95% servirebbero 5.700 nuovi siti mobile. Raggiungere una copertura dal 98% al 99% richiederebbe più di 2.000 siti aggiuntivi”, spiega l’organizzazione nel suo rapporto “The State of Mobile Internet Connectivity Report 2024”.
La prima torre di telecomunicazioni nata da questa partnership dovrebbe entrare in servizio quest’anno, previa approvazione delle autorità amministrative, di regolamentazione e di concorrenza. Sebbene la partnership migliorerà la copertura della rete, l’adozione dei servizi dipenderà anche da fattori quali l’accesso delle persone ai telefoni cellulari. Per quanto riguarda l’Internet mobile, la GSMA evidenzia diversi ostacoli importanti: il costo dei dispositivi compatibili, il prezzo dei pacchetti, la mancanza di competenze digitali e le preoccupazioni legate alla sicurezza o alla pertinenza dei contenuti.
Isaac K. Kassouwi
Pubblicato da Sena DB de Sodji
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