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Per Mehdi Bayat l’interruzione ha infatti “ucciso” le Zebre: “Ne parlavano solo nello spogliatoio” – Tout le football

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Potrebbe sembrare un po’ facile puntare il dito contro l’interruzione arbitrale del match per spiegare la scarsa concentrazione delle Zebre nella ripresa. Ma sembra che abbia avuto un impatto serio.

Lo Sporting Charleroi è stato “sabotato” – involontariamente, è ovvio – dai suoi stessi tifosi questo sabato contro l’Union Saint-Gilloise? Non abbiamo esitato a scriverlo a suo tempo nel nostro riassunto della partita, ma del resto questa sola interruzione del match non dovrebbe poter spiegare un dislivello così repentino.

“No, non credo che abbia giocato un ruolo così importante. Forse ha permesso all’Unione di riorganizzarsi e di tornare meglio in campo, sì. Ma da parte nostra, sentivamo già al rientro dopo l’intervallo che c’era una un po’ di fiacchezza, meno energia”, comunque stimabile Aiham Dareduna delle zebre della partita.

Mehdi Bayat non esita a dare la colpa all’interruzione

Ovviamente il siriano vuole soprattutto mettere le cose in prospettiva, magari per evitare di nascondersi dietro delle scuse, e questo va a suo merito. Ma c’erano altre preoccupazioni: il neo-Zèbre Quentin Benaets, in particolare, ha riconosciuto che ciò avrebbe potuto avere un impatto sulla squadra. E Mahdi Bayat confermato apertamente alla stampa poco dopo.

L’amministratore delegato dello Sporting Charleroi ha fatto una breve deviazione nella zona mista per esprimere la sua frustrazione. “Sì, c’è una grande frustrazione e dobbiamo trarre alcune conclusioni. Avevamo ben in mano questa partita, c’è stata una prima interruzione nel primo periodo dopo la quale eravamo già peggio”, dice Bayat.

“E ancora, nella ripresa, questa seconda interruzione ci porta completamente fuori dal match”, sospira poi. “Sono andato nello spogliatoio in quel momento e i ragazzi stavano proprio parlando di quello. Quello era l’unico argomento di conversazione. Stavano ricordando quello che era successo contro il Mechelen la scorsa stagione, e forse è proprio questo. Era nella mia testa quando sono tornato sul prato.

Questo non rimetterà a posto gli Storm Ultras e il loro leader, con cui sono ai ferri corti ormai da molti mesi. Ma questa volta sappiamo da che parte è la colpa…

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